Ritorna “l’infermiere di parrocchia” (volontario)

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Trattasi di un infermiere di comunità con alcune limitazioni, ma visto che è sempre tanto bello accostare il termine infermiere a qualcosa di santo, di ecclesiastico o di indicibilmente missionario, ecco che è tornato a risplendere “l’infermiere di parrocchia”!


Il servizio, già attivo e sperimentato in altre realtà (VEDI), è partito anche presso Villa Fastiggi (provincia di Pesaro e Urbino) e, come riportato da Il Corriere Adriatico, sarà attivo due volte alla settimana presso la parrocchia: lunedì dalle 9 alle 11 e mercoledì dalle 16:30 alle 18:30.


Secondo quanto dichiarato da Flavia Masini, 26enne laureanda in Infermieristica presso l’Università Politecnica delle Marche che ha studiato questa sperimentazione importata dagli USA, trattasi di “un servizio innovativo, la cui apertura risale a fine marzo, ma ora siamo a pieno regime, abbiamo qualificato infatti lo sportello grazie all’attenzione ricevuta da parte di alcune figure professionali che si sono fatte avanti.


Ora vi operano 10 volontari a rotazione, di cui 8 infermieri e due medici”. La figura, che farà storcere il naso ai tanti professionisti che vogliono distaccarsi in toto da certi stereotipi, non è presente nella letteratura scientifica in Italia spiega Masini.


È “una novità che arriva dagli Stati Uniti per un dialogo con le parrocchie. Quella di Villa Fastiggi è la prima sperimentazione. Grazie anche alla lungimiranza di Don Enrico Giorgini che ci ha dato la possibilità di realizzare questo centro di volontariato.


Naturalmente è tutto gratuito. Sia chiaro, non siamo un ambulatorio, non offriamo servizi sanitari in senso stretto, quindi niente prelievi, iniezioni, cateteri, medicazioni e altri interventi invasivi che richiedono protocolli da rispettare”.


Quindi di cosa si occuperà l’infermiere di parrocchia volontario? A quanto pare ci si potrà rivolgere allo sportello per avere informazioni, per farsi misurare la pressione e per prenotazioni digitali di visite ed esami attraverso la telemedicina.


Come sottolineato dalla laureanda: “Vogliamo offrire una mappa dei servizi territoriali per i cittadini. Il nostro obiettivo è dare vita a una rete di solidarietà, per conoscere l’offerta sanitaria, le vaccinazioni, gli screening gratuiti, dai test ginecologici alla prevenzione dei tumori.


Organizziamo infine incontri teorici e pratici con medici specialisti sulla educazione alla salute, come la rianimazione cardiopolmonare, l’alimentazione e le emozioni”.


Flavia discuterà la sua tesi il prossimo 24 novembre nella sede del corso di laurea in Infermieristica, all’ospedale di Muraglia. In bocca al lupo!


Per qualsiasi informazione aggiuntiva sul fantomatico “infermiere di parrocchia”, invece, è possibile consultare i profili social, scrivere a infermierediparrocchia@gmail.com o chiamare il numero 3284215099.

Alessio Biondino

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