Roma, infermiera scaraventata giù per le scale

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Schiaffi, pugni, calci, insulti, minacce, dita mozzate, pronto soccorso devastati e momenti di vero terrore. Sono costretti a vivere tutto questo, ogni giorno e ogni notte, gli infermieri italiani.

Episodi a non finire

E il triste fenomeno, indegno di qualsivoglia paese civile, non accenna ad affievolirsi. Anzi: con l’aumentare delle temperature e man mano che ci si allontana dal periodo degli ‘eroi’, le aggressioni stanno addirittura aumentando.

L’ultimo episodio si è verificato ieri a Roma e per la precisione all’Istituto Eastman (Policlinico Umberto I), dove un’infermiera è stata scaraventata giù per le scale da una paziente imbufalita. La professionista, che sembra aver riportato danni fisici oltre che morali, è stata poi sottoposta ai dovuti approfondimenti diagnostici presso il nosocomio capitolino.

Cisl Fp: “Urge un piano con misure concrete”

In una nota, la Cisl Fp ha stigmatizzato con fermezza l’episodio: “La spirale di violenza sui posti di lavoro va fermata immediatamente. Basta attacchi ai sanitari. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza all’infermiera aggredita e a tutto il personale dell’Eastman-Umberto I.”

“Chiediamo subito un piano con misure concrete per la sicurezza degli operatori in sanità. Ma anche assunzioni e stabilizzazioni per velocizzare i servizi e ridurre le liste d’attesa”.

La priorità

E ancora: “Stiamo assistendo a una vera e propria escalation di aggressioni e violenze in troppe strutture del Lazio. Inaccettabile per i lavoratori e per le loro famiglie. Ma anche per i cittadini che si rivolgono al Servizio sanitario regionale. Consentire agli operatori di lavorare in sicurezza e serenità deve essere la priorità di ogni datore di lavoro.

E bisogna fare di tutto per garantirlo. Anche intervenendo sulla qualità dell’assistenza e sulla riduzione di tempi e liste di attesa. Servono provvedimenti per la tutela di lavoratori che si trovano già a operare in condizioni difficili e che in nessun modo devono essere oggetto di violenze.”

Nuove assunzioni, prevenzione e vigilanza

Così come servono nuove assunzioni per rafforzare organici ormai sguarniti e velocizzare le prestazioni ai pazienti. Dall’azienda Policlinico Umberto I e dalla Regione Lazio pretendiamo risposte immediate. Misure di prevenzione e vigilanza, programma per la sicurezza, piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni, oltre alla costituzione come parte civile in un eventuale giudizio” conclude il sindacato.

“La vita da incubo degli infermieri italiani…”

Alessio Biondino

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