Lo sciopero di 24 ore andato in scena ieri, 5 dicembre, che ha fatto incrociare le braccia a migliaia di medici e infermieri al grido di “La sanità pubblica non si svende, si difende”, ha fatto storcere il naso all’oramai famoso prof. Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, che dai tempi della pandemia non perde mai l’occasione di rilasciare dichiarazioni discutibili ai vari media.
«Il governo in carica ha il cerino in mano. La situazione dei sanitari, medici e infermieri, non è buona ma non è un problema di oggi ma degli ultimi 20 anni. Dove si è soltanto tolto alla sanità, dalla sinistra al centro alla destra.
Trovo sbagliato oggi scioperare visto che questo governo è arrivato da poco. Credo che i medici non dovrebbero mai scioperare, non siamo metalmeccanici, tranvieri, nel nostro lavoro c’è di mezzo la vita delle persone che immagine diamo scioperando oggi?» si è domandato ieri il professore, rilasciando delle dichiarazioni ad AdnKronos.
«Sui temi della salute non dobbiamo dividerci – ha poi concluso Bassetti – quando si fa uno sciopero ci si contrappone invece serve un impegno bipartisan. Bisogna ripensare il nostro sistema, ci sono problemi strutturali, soprattutto di risorse. Si dovrebbe rivedere tutta la filiera delle risorse immesse nel sistema sanitario. Andare a mettere mano al numero chiuso nelle professioni sanitarie che è stato un grandissimo errore. Cercare di mettere un pochino più di merito all’interno degli ospedali, all’interno della sanità, ma alzando l’asticella».
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