Lettera alla Regione Lazio: Gli Infermieri Idonei al Concorso Sant’Andrea sono la soluzione!

Redazione 09/04/21
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Riceviamo e pubblichiamo questa lettera del Gruppo delegato “Idonei Concorso Infermieri Ospedale Sant’Andrea di Roma” destinata all’attenzione dell’opinione pubblica, ma soprattutto diretta alla politica della Regione Lazio.

Quasi 7500 infermieri vincitori di concorso sono pronti a rinfoltire le trincee emergenziali nel Lazio, eppure la politica sanitaria continua a preferire precari e cooperative a questi professionisti. Noi di DimensioneInfermiere.it sosteniamo la loro causa (#scorrimentograduatoria) e preghiamo, a chi ne avesse il potere, di sceglierli tutti come parte della soluzione, non come problema.


Gentile redazione,

siamo una delegazione di infermieri idonei al Concorso Pubblico indetto dall’Ospedale Sant’Andrea di Roma e che oggi, a fronte dell’emergenza scaturita dalla pandemia di Sars Cov2, dalla già precedente carenza di personale infermieristico sul territorio della Regione Lazio, vede compromesse le posizioni guadagnate di diritto nella relativa graduatoria e vanificate le legittime aspettative di un’assunzione che di tale graduatoria tenga conto.

In controtendenza al continuo utilizzo del precariato per fronteggiare la carenza di personale infermieristico, la Regione Lazio continua a promuovere avvisi pubblici, manifestazioni d’interesse ed appalti per cooperative sociali operanti anche nelle pubbliche strutture e/o Aziende Ospedaliere.

La protesta di questi infermieri idonei è contro la politica che sta dimenticando di smaltire una graduatoria composta da circa 7.400 professionisti sanitari, risultati vincenti, idonei e pronti, senza dimenticare il maggior costo di infermieri di cooperativa rispetto ad infermieri di P.A. sia per il SSN che per i cittadini stessi.

Dopo almeno dieci anni di blocco del turnover, le assunzioni fatte rappresentano un sistema tampone destinato al fallimento(chiusure ed accorpamenti di reparti ospedalieri, chiusure degli hub, aperture mai avvenute di centri specialistici e Case della salute per le cure primarie), rispetto alle reali necessità di personale infermieristico.

Basti pensare che, anche se la graduatoria dovesse vedere la sua conclusione, le risorse impiegate non sarebbero comunque sufficienti a coprire il fabbisogno dovuto dal blocco pluriennale del turnover e coprire le figure dei 9600 infermieri di famiglia e di comunità previsti dal Decreto Rilancio.

L’infermiere di famiglia e comunità rappresenta per il SSN, un rafforzare concretamente i servizi territoriali che rappresentano, come anche questa emergenza ci ha confermato, il nodo fondamentale per prevenire e successivamente gestire le emergenze sanitarie, sia in ambito domiciliare che a livello di prevenzione.

Gli infermieri della graduatoria del Sant’Andrea si sono mostrati già attraverso i social network ed azioni sindacali (#scorrimentograduatoria), è il motto utilizzato per sintetizzare la loro battaglia allo slogan “no a professionisti usa e getta”.

Invitiamo pertanto tutti quanti a non rinunciare a personale qualificato e già pronto a contrastare l’emergenza dettata dalla pandemia e alla carenza stessa di personale, che successivamente verrà impiegato sul territorio come servizio di prevenzione oltre a coprire PARTE dei fisiologici pensionamenti.

Gli interessi dell’intera categoria professionale sono gli interessi della comunità stessa.

Autori: Gruppo delegato “Idonei Concorso Infermieri Ospedale Sant’Andrea di Roma”

 

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