Indice
- Perché è nato il Sistema Sanitario Nazionale?
- Quando è nato il Sistema Sanitario Nazionale?
- Quali sono i principi alla base del Sistema Sanitario?
- Quali sono gli obiettivi della legge 833 del 1978?
- Come la legge 833/78 ha riorganizzato il SSN?
- Come viene finanziato il Sistema Sanitario Nazionale?
- Un riassunto in poche parole della Legge 833/78
Sistema che non funzionò per molto tempo. Le mutue non riuscivano a garantire sempre e comunque il pagamento delle rette di degenze in tempo, soprattutto in seguito ad un aumento considerevole di ricoveri impropri, un’inadeguata azione di contrasto di questi ed un uso eccessivo dei tempi di degenza a scopi lucrativi (da parte degli ospedali).
In breve tempo queste associazioni affrontarono una grave crisi finanziaria che di riflesso si abbatté sugli ospedali e quindi sugli assistiti. Per questo motivo lo Stato decise con un DL, la legge n. 386 del 17 agosto 1974: “Norme per l’estinzione dei debiti degli enti mutualistici nei confronti degli enti ospedalieri”, di accollarsi tutti i debiti delle mutue e assorbirne la funzione sanitaria.
In seguito, da lì ai tre anni successivi, sciolte le rimanenti amministrazione delle mutue non ancora fallite, lo Stato si apprestò ad amministrare la Sanità del territorio italiano al fine di garantire un servizio sanitario pubblico, a tutti i cittadini.
Un inquadramento organizzato di tutte le strutture e del personale al fine di creare un sistema efficiente, che in nome dei principi di dignità, salute, equità, appropriatezza ed economicità, potesse distribuire servizi sanitari in maniera uniforme su tutto il territorio italiano.
Ciò che rese questa riforma sanitaria avveniristica, quantomeno ai tempi, fu il cambio di paradigma: oltre all’aspetto curativo e terapeutico, considerato come unico obiettivo fondamentale fino ad allora, assunsero estrema rilevanza la prevenzione e la riabilitazione.
La prevenzione, in quanto strumento efficace per prevenire il costo della spesa sanitaria: prevenire l’obesità con educazione primaria costa decisamente meno che curare un paziente diabetico vita natural durante.
La riabilitazione, poiché un individuo malato non contribuisce alla crescita socio-economica del paese, mentre un cittadino sano ha la possibilità di svolgere la sua funzione, qualsiasi essa sia (non è previsto l’obbligo di un impiego ma il dovere morale di partecipare alla vita pubblica).
I principi cardine del servizio sanitario nazionale |
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale (in base al Articolo 32 della Costituzione Italiana).” |
“La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana.” |
“Il servizio sanitario nazionale è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio.” |
- Indirizzo e coordinamento delle regioni in materia sanitaria esercitata mediante delibere del Consiglio dei Ministri in seguito a proposte del Ministero.
- Il Ministero della Sanità si occuperà di programmazioni, determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie e dei requisiti minimi che devono possedere i vari profili professionali degli operatori sanitari.
- Possono legiferare in materia secondo le proprie competenze e nel rispetto dei principi legislativi statali, definendo i livelli essenziali regionali. Esercitano le funzioni sanitarie proprie o a loro delegate.
- “Sono attribuite ai comuni tutte le funzioni amministrative in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera che non siano espressamente riservate allo Stato ed alle Regioni.”
- Le Unità Sanitarie Locali erano effettive risorse impiegate per la tutela della salute del cittadino: i presidi, i servizi, e gli uffici di un dato Comune, associazione di Comuni, o comunità territoriale. Le USL quindi vennero suddivise in Distretti Sanitari di Base, ovvero strutture tecnico-funzionale che erogavano i servizi sanitari sul territorio.
A ritroso però i vari enti regionali e comunali deresponsabilizzati, spendendo più di quello che ricevevano, richiedevano regolarmente il ripianamento del disavanzo, causando allo Stato un’emorragia economica non facilmente suturabile.
Questo disavanzo economico costrinse il Governo Ciampi alla prima riforma del Sistema Sanitario Nazionale: la legge di riordino del SSN del 1992, la 502/92.