Ne abbiamo parlato due giorni fa nell’articolo “Green pass temporaneo, punti tampone presi d’assalto dai non vaccinati”: in Veneto, causa tamponi gratis e green pass necessario per accedere a diverse attività, i punti tampone sono stati letteralmente presi d’assalto da cittadini non vaccinati che avevano bisogno del lasciapassare temporaneo.
Zaia: ‘Un assalto alla diligenza’
E la Regione, nella persona del suo leader Luca Zaia, è stata costretta a prendere provvedimenti immediati: stop all’accesso diretto e libero ai tamponi. Una possibilità che , come spiegato ieri dal presidente, era oramai diventata “l’occasione per uscire senza bisogno di vaccinazione. Risultato, un assalto alla diligenza, ondate senza senso”.
‘Una scappatoia per non vaccinarsi’
Già, perché purtroppo “Più di qualcuno che non si vuol vaccinare ha visto questa opportunità come una scappatoia gratis”, ha dichiarato Zaia. Ma adesso la ‘pacchia’ è finita: da martedì, se si vorrà fare un tampone, in Veneto si tornerà a sborsare da 8 a 22 euro.
Come dichiarato a Il Corriere della Sera dal numero uno della Regione, “In due mesi abbiamo superato il milione di tamponi. Chiunque poteva presentarsi quando e dove voleva, e siamo stati l’unica regione che lo ha fatto”.
’52.000 tamponi in un giorno’
Poi, però, è arrivato il green pass e “Il tampone è diventato l’occasione per uscire senza bisogno di vaccinazione. C’è stato l’assalto alla diligenza, venerdì abbiamo dovuto fare 52mila tamponi. Ma noi abbiamo il dovere di farli agli ammalati, a chi ha avuto contatti con i malati, ai lavoratori della sanità e delle case di riposo e a chi va a trovare i congiunti in queste strutture”.
Autore: Alessio Biondino
Green pass temporaneo, punti tampone presi d’assalto dai non vaccinati
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