Studenti in Infermieristica impiegati nella campagna vaccinale?

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La campagna vaccinale corre. Ma bisogna farla correre ancora di più, perché è necessario vaccinare più gente possibile. E anche se l’immunità di gregge, come asserisce l’infettivologo Bassetti (VEDI), è una mera utopia, bisogna fare di tutto per immunizzare gli anziani e i pazienti più fragili.

La mozione firmata dal Pd

Lo faranno gli infermieri a domicilio, così come previsto dall’accordo tra Ministero, Regioni e Fnopi (VEDI). E… lo faranno anche gli studenti in Infermieristica? Già perché una mozione del Pd nel Consiglio Regionale delle Marche prevede proprio questo: utilizzare gli studenti iscritti al corso di laurea nella campagna vaccinale.

A depositaria è stato il gruppo assembleare del Pd e il primo firmatario è risultato essere il consigliere Fabrizio Cesetti, le cui dichiarazioni sono state riportate da diversi quotidiani locali: “Gli studenti del primo anno del corso stanno ottenendo la certificazione necessaria all’esecuzione delle somministrazioni intramuscolari.”

Velocizzare i tempi

“Il loro impiego nella campagna vaccinale potrebbe sensibilmente velocizzare i tempi tecnici previsti, portando allo stesso tempo a una riduzione dell’impiego di personale sanitario e aumentando il numero di dosi somministrabili” spiega Cesetti.

Già, perché facendo un calcolo degli studenti impegnati nel corso di studi in tutta la regione Marche, potremmo contare su un totale di circa 1.170 studenti per l’intero territorio regionale” riporta il consigliere.

Ma nella mozione non è riportato solo questo. Essa, infatti, impegna la giunta regionale anche a proporre in tempi brevi l’apertura di un bando straordinario per assumere “un consistente numero di neolaureati e specializzandi iscritti regolarmente all’ultimo e penultimo anno di corso della Scuola di specializzazione, non ancora impiegati e dunque disponibili, e a disporre un’ulteriore assunzione di personale, con premialità e cercando di valorizzare ulteriormente la componente giovanile a supporto delle Usca, secondo quanto già disposto dal decreto legge 34 del 2020”, conclude l’esponente del Pd.”

Conclusioni

Siamo d’accordo che in questa fase ci sia bisogno di tutti, evitando di concentrarsi troppo sui vari abusi professionali legittimati con dei semplici ‘corsetti’ FAD. Ma… Ci viene spontaneo, comunque, farci delle domande.

Gli studenti avrebbero garanzie circa la loro formazione, che non prevede solo somministrare vaccini anti-Covid? Le ore impiegate nei vari hub vaccinali risulteranno mica come tirocinio? Ma soprattutto… Gli studenti saranno (giustamente) retribuiti? E quanto?

Autore: Alessio Biondino

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Alessio Biondino

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