Taranto: mancano infermieri, ma i neolaureati sono a spasso

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La Puglia, così come altre regioni italiane, è in ginocchio per la carenza di infermieri. Eppure ci sono molti neolaureati in infermieristica a spasso, nella speranzosa attesa di una chiamata. 


Questo assurdo paradosso, purtroppo, non può non mettere in dubbio l’efficienza programmatica della Regione: a Taranto, ad esempio, non ci sono graduatorie per l’assunzione di personale a tempo indeterminato; altresì, mancano le graduatorie, insieme agli avvisi pubblici, per il reclutamento di infermieri a tempo determinato. Traduzione: non ci sono infermieri da poter assumere pur potendo assumere!


Pierpaolo Volpe, presidente Opi di Taranto, invoca l’intervento del governatore Emiliano (VEDI OraQuadra): «La troppa rigidità e lentezza della tecnostruttura regionale contrasta con le esigenze delle Aziende sanitarie come quella di Taranto che è a rischio collasso. È inaccettabile che ci siano tempi biblici per autorizzare l’indizione di avvisi pubblici per il reclutamento di infermieri a tempo determinato e voglio ricordare ai tecnici che parliamo di strutture sanitarie che producono salute e devono far fronte ai bisogni della popolazione.


Non bisogna perdere di vista il principio costituzionale del diritto alla salute che rischia di essere compromesso se non si interviene con estrema urgenza. Le strutture sono al collasso e a pagarne le conseguenze sono i pochi infermieri presenti nei reparti e servizi della Asl Taranto. La situazione è diventata insostenibile e soprattutto paradossale dove a fronte di una carenza spaventosa di infermieri abbiamo decine di infermieri neolaureati disoccupati».


«Non si comprende – conclude Volpe – quale sia la difficoltà ad autorizzare solo per Taranto avvisi pubblici per il reclutamento del personale a tempo determinato, quando pare che altre Aziende sanitarie abbiano già avviato e concluso le procedure di reclutamento. Taranto resta sempre la provincia più penalizzata, per questo è necessario che intervenga in prima persona il governatore Emiliano accendendo un faro sull’operato dei tecnici regionali».

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Alessio Biondino

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