Continuano gli episodi di violenza ai danni degli operatori sanitari, in particolare modo quelli dei nostri pronto soccorso. E oramai siamo arrivati alla follia pura.
Stavolta, un infermiere è stato ferito con un coltello da un paziente esagitato. L’uomo, un 77enne ricoverato da alcuni giorni per problemi respiratori, a un certo punto ha dato di matto e ha iniziato ad aggredire il personale.
A rimetterci, soprattutto un infermiere che è stato ferito ad una mano e all’addome. Il paziente, non contento di aver attentato alla vita del professionista, ha addirittura cercato di sfondare l’ingresso della portineria con il bastone e ha concluso questa sua immotivata ribellione dando fuoco ai cestini della spazzatura.
Come raccontato da Mario Caserta (CISL FP Torino): «Ieri sera al pronto soccorso di Moncalieri abbiamo sfiorato la tragedia. Purtroppo sono anni che segnaliamo questo pericolo, ma le risposte dell’azienda sono sempre state timide e non incisive.
Da tempo i nostri delegati del pronto soccorso segnalano la precaria sicurezza in cui lavorano gli infermieri e gli OSS del DEA del Santa Croce, più volte ci sono state aggressioni ai colleghi e più volte abbiamo chiesto l’estensione della presenza della guardia giurata a tutta la giornata.
Attualmente il vigilante prende servizio alle ore 23, ma chi decide di accanirsi contro i sanitari, spesso per le frustrazioni dovute alle troppe inefficienze del sistema sanitario, non ha orari e può farlo in qualsiasi ora del giorno e della notte».