Trasporto salme a Chieti, il direttore: «Nessun ordine di servizio per gli infermieri»


Sui presunti infermieri “beccamorti” di Chieti (VEDI articolo “Chieti, mancano i necrofori: gli infermieri devono trasportare le salme!”) qualche giorno fa è intervenuto Fernando Di Vito, direttore facente funzioni della direzione medica ospedaliera Chieti-Ortona, per comunicare una secca smentita: «Basta leggere una disposizione per comprenderne il contenuto, se si vuole».

Il sindacato che ha denunciato il tutto, quindi, non ha letto a fondo la nota in questione o, addirittura, non ha voluto comprenderla? È stato un falso ed inutile allarme? Oppure, conoscendo come vanno a finire certe cose nella sanità italiana (quasi sempre a discapito di una sola categoria), quelli di Nursing Up hanno voluto in qualche modo scongiurare l’inevitabile (in questo caso l’infermiere-becchino)?


Di Vito spiega (VEDI Chieti Today): «Nel documento è stato scritto con chiarezza che vista la carenza di personale addetto all’obitorio, in attesa di nuovi provvedimenti, si rende necessario dare supporto all’unico necroforo rimasto in servizio con il personale sanitario delle unità operative, indicato dai rispettivi responsabili.

Pertanto è evidente che non è stato fatto alcun ordine di servizio rivolto agli infermieri. Inoltre il personale da impiegare per tale attività è individuato dal coordinatore infermieristico del reparto nel quale è avvenuto il decesso, e non si tratta di infermieri ma di personale di supporto che normalmente assolve alle funzioni di trasporto pazienti per esami diagnostici o consulenze specialistiche. Questo dice la comunicazione che è stata diffusa, e nulla di più. Altre letture sono semplicemente distorte».

Staremo a vedere.

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Alessio Biondino