Troppo caldo in corsia: gli infermieri fanno collette per comprare ventilatori

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La situazione nel pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare è estremamente critica, sia per i pazienti che per il personale. I sistemi di raffreddamento dell’edificio non funzionano adeguatamente, e con l’arrivo delle temperature elevate, l’ambiente diventa ogni giorno insopportabilmente caldo. Questo problema si ripercuote sia sugli infermieri che lavorano in queste condizioni, sia sui pazienti che devono attendere assistenza nelle sale del pronto soccorso.

La mancanza di refrigerazione è diventata insostenibile nel corso del tempo, soprattutto considerando l’aumento costante delle temperature. I dipendenti del San Leonardo si sono così trovati costretti a ricercare delle soluzioni improvvisate, come organizzare collette per acquistare ventilatori, al fine di alleviare il disagio (VEDI Metropolis).


A complicare ulteriormente la situazione, presso il pronto soccorso c’è una cronica carenza di personale infermieristico e medico. Con l’inizio delle ferie estive, infatti, i coordinatori e i primari non riescono più a garantire una presenza costante e adeguata di personale sanitario.

Attualmente, il numero massimo di infermieri che si riescono a garantire ogni giorno è di 6, a fronte dei 9 pattuiti con i sindacati. Questo obiettivo diventa irraggiungibile a causa delle assenze per malattia o, come in questo caso, per ferie. Con un organico limitato a 45 infermieri suddivisi in 5 gruppi per coprire le 5 turnazioni (mattina, pomeriggio, notte, smonto e riposo), anche una serie di assenze minime rende impossibile garantire il numero necessario per soddisfare le esigenze dell’ospedale di Castellammare.


La situazione nel pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo è un’allarmante combinazione di mancanza di refrigerazione, carenza di personale e scarsità di risorse. Questo crea un ambiente stressante e difficile sia per il personale che per i pazienti, mettendo a rischio la qualità dell’assistenza sanitaria fornita.

È fondamentale che chi di dovere prenda in considerazione queste problematiche e adotti misure concrete per risolverle, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e confortevole per il personale sanitario e un’assistenza adeguata e tempestiva per i pazienti che si rivolgono al pronto soccorso del nosocomio.

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Alessio Biondino

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