Un adolescente su 7 ha un disturbo mentale ma il rischio è il suicidio

Redazione 07/10/21
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Un adolescente ogni sette, tra i 10 e i 19 anni ha una diagnosi di disturbo mentale. Disagi spesso insopportabili che portano, ogni 11 minuti, un adolescente a togliersi la vita, per un totale di 46mila adolescenti ogni anno.

Un adolescente su 7 ha un disturbo mentale diagnosticato

Lancia l’allarme l’Unicef, con il documento “La Condizione dell’infanzia nel mondo – Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani“.

Il 40% delle diagnosi di disturbo mentale è rappresentato da depressione e ansia ma il rischio di questo disagio è quello di spingere l’adolescente al suicidio, tant’è che, in Europa occidentale, è causa di morte nella fascia di età fra i 15 e i 19 anni, appena dopo gli incidenti stradali.

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La società messa a rischio

I problemi di salute mentale come ansia, disturbo bipolare, depressione e schizofrenia danneggiano sia gli adolescenti che la società nella sua interezza. Le analisi economiche indicano che il mancato contributo all’economia di questa forza sociale negata e investita da problemi, porta ad una perdita di 390 miliardi di dollari all’anno in meno.

Il direttore generale dell’Unicef Henrietta Fore dichiara che a fronte di questi problemi “i governi stanno investendo troppo poco per affrontare questi bisogni fondamentali“. Solo il 2% dei fondi governativi per la salute viene destinato agli interventi per la salute mentale. “Troppo poco rispetto alle necessità” mette in guardia il rapporto.

L’impatto Covid sui ragazzi

Gli adolescenti “potrebbero sentire per molti anni a venire l’impatto del Covid-19 sulla loro salute mentale e sul loro benessere“. Secondo i dati dell’Unicef, un bambino su sette è stato direttamente coinvolto dal lockdown, e 1,6 miliardi di loro ha perso parte dell’istruzione a causa della chiusura delle scuole e delle carenze dei sistemi di didattica a distanza.

Sono stati 18 lunghi mesi per tutti noi, specialmente per i bambini. Con il lockdown – dichiara il direttore generale dell’Unicef Henrietta Fore – a livello nazionale e le restrizioni di movimento legate alla pandemia, i bambini hanno trascorso anni indelebili della loro vita lontano dalla famiglia, dagli amici, dalle aule, dal gioco, elementi chiave dell’infanzia stessa“. Molti giovani sono stati colpiti dallo stop prolungato dalla socialità, dall’istruzione, così come preoccupati dai problemi di reddito familiare e di salute.

Anche se, l’impatto della pandemia sulla salute mentale è solo un campanello d’allarme: “è solo la punta dell’iceberg. Anche prima della pandemia troppi bambini erano gravati dal peso di problemi non affrontati di salute mentale“.

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