Un infermiere il peggior serial killer della Germania dai tempi di Hitler

Dario Tobruk 31/10/18
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A memoria di cronaca e se emergerà la verità in tutta la sua crudezza, sarà un infermiere, il peggior serial killer della Germania dai tempi del dopoguerra. Tempi in cui la Germania uscì sconfitta in seguito alla caduta di Hitler e del suo regime nazista.

L’infermiere serial killer Niels Hoegel

Niels Hoegel è il nome dell’infermiere serial killer che per anni ha somministrato mix letali di farmaci provocando arresti cardiaci al fine di apparire come un eroe nel tentativo di rianimarli. Ne avevamo parlato l’anno scorso, adesso vi forniamo gli ultimi aggiornamenti.

Come se fosse una droga

In questo modo, il killer, provando piacere nel farlo continuò questo schema di somministrazione letale e tentata rianimazione, come fosse una droga.

Purtroppo, visto la grave accusa, non sempre riusciva a rimediare al suo atto criminale e in seguito al fallito tentativo di rianimazione del paziente ne provocava la morte.

A processo per centinaia di omicidi

L’infermiere Niels Hoegel è accusato dell’omicidio di almeno 100 pazienti, da lui stesso confessati durante il processo. Ma potrebbero essere molti di più, confermano gli inquirenti, persino 200, ma i corpi cremati ed altre situazioni impedirebbero ulteriori indagini per avvalorare l’accusa.

L’accusa è di aver somministrato farmaci letali a pazienti tra i 34 e i 96 anni negli ospedali di Oldenburg e Delmenhorst, tra il 2000 e il 2005, e di averne provocato la morte.

In questi giorni, a Oldenburg, nella Bassa Sassonia, si è aperta la successiva fase del processo a suo carico. Il processo per il numero consistente di persone coinvolte, tra parenti offesi e avvocati, è stato svolto presso una sala congressi della cittadina.

Il movente

Le parole dell’infermiere Niels Hoegel: “Mi ero immaginato il lavoro di infermiere in modo diverso. Mio padre era infermiere e così mia nonna. Loro erano i miei modelli, e per me è stato sempre il lavoro dei sogni. Pensavo che il mio lavoro fosse quello di occuparmi dei pazienti, lavarli. Invece dovevo badare a persone incoscienti che erano appena uscite dalla camera operatoria o erano in coma attaccati a tubicini e apparecchi. La medicina high-tech ha disumanizzato il lavoro“.

Per la procura, il killer, aveva dunque l’obiettivo di essere considerato un eroe, mettendosi in luce fra colleghi e superiori.

Le responsabilità dell’infermiere:

Le richieste dei familiari

Per questo motivo, il portavoce dei familiari ha dichiarato un unico obiettivo: “Il nostro obiettivo è che Hoegel rimanga in prigione il più a lungo possibile“.

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Dario Tobruk

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