La situazione descritta al pronto soccorso dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano è estremamente preoccupante (VEDI Unione Sarda). Confluiscono in questo centro tutte le emergenze di un vasto territorio, compreso il territorio della Sibaritide e del Basso Jonio, oltre alla zona montana della Presila. Tuttavia, mancano personale, posti letto e mezzi adeguati per far fronte a questa situazione.
Un episodio recente ha messo in luce la criticità della situazione: un uomo di 34 anni ha subito un’emorragia cerebrale, le condizioni meteorologiche avverse hanno impedito il decollo dell’elisoccorso e… Non essendo disponibile un’ambulanza medicalizzata, è stato necessario attendere l’arrivo di un’ambulanza da Cosenza per poter trasferire il paziente.
Si tratta di una situazione estremamente grave, in cui persino un “normale” maltempo può provocare il blocco delle operazioni di soccorso. Tuttavia, il quadro è ancora più allarmante. Il pronto soccorso riceve emergenze di ogni tipo, dalle più banali che potrebbero essere gestite altrove, fino ai casi di massima gravità, con picchi di accesso che metterebbero in difficoltà anche i principali ospedali delle città capoluogo. E questo avviene proprio mentre ci si avvicina alla stagione estiva, con l’arrivo di una popolazione turistica aggiuntiva.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla recente assenza di ben 11 infermieri, che hanno dichiarato malattia, creando problemi di organizzazione dei turni. Nel turno della notte di venerdì scorso, si è presentata solo un’infermiera su quattro, che era anche una precaria, e solo dopo l’inizio del turno è arrivato un infermiere dall’ospedale Compagna di Corigliano, dirottato per fronteggiare l’emergenza. Tuttavia, non è gestendo situazioni di emergenza in modo improvvisato che si può garantire una risposta adeguata a un problema di così vasta portata.
È necessario affrontare con urgenza la carenza di personale, posti letto e mezzi. Solo così sarà possibile garantire un servizio sanitario adeguato e garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.
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