USA, condannato a morte chiede di posticipare l’esecuzione per poter donare un rene

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Il suo nome è Ramiro Gonzales, ha 39 anni e sarà ucciso con un’iniezione letale il prossimo 13 luglio in Texas (USA). Ma la sua condanna a morte, arrivata a seguito dell’omicidio della diciottenne Bridget Townsend nel 2001, forse sarà posticipata per un estremo atto di generosità da parte del condannato.

Estremo atto di generosità

Come riportato da diversi media internazionali e da Fanpage, infatti, i suoi avvocati (Thea Posel e Raoul Schonemann) hanno espressamente richiesto al governatore repubblicano Greg Abbott di rimandare l’esecuzione di 30 giorni in quanto Gonzales avrebbe deciso di diventare donatore per aiutare “qualcuno che ha urgente bisogno di un trapianto di rene”.

Un “candidato eccellente”

Eh già, perché a quanto pare Ramiro, dopo una valutazione del team di trapianti presso l’Università del Texas Medical Branch a Galveston, sarebbe stato riconosciuto come un “candidato eccellente” in quanto avrebbe un gruppo sanguigno piuttosto raro (e quindi una impagabile risorsa per chissà quanti cittadini bisognosi di trapianto).

I legali dell’uomo, nella loro richiesta al governatore, hanno allegato anche un appello di un pastore ebreo ordinato del Maryland, che a quanto si apprende avrebbe tenuto una lunga corrispondenza col detenuto.

“Non è un tentativo per ritardare l’esecuzione”

Michael Zoosman, questo il suo nome, si è così espresso nello scritto/preghiera in favore di Gonzales rivolto ad Abbott: “Non ho nessun dubbio che il desiderio di Ramiro di essere un donatore di rene altruistico non è motivato da un tentativo dell’ultimo minuto di fermare o ritardare la sua esecuzione”.

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Alessio Biondino

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