Vuole uccidere un infermiere, ma accoltella per sbaglio un agricoltore

Scarica PDF Stampa

Un altro increscioso episodio, che conferma ulteriormente quanto alcuni (comunque troppi) cittadini amino spassionatamente gli infermieri italiani, ha avuto luogo lo scorso sabato mattina a Canosa di Puglia.

L’agguato

Un cinquantenne del luogo voleva vendicarsi di un presunto caso di malasanità patito da suo figlio 10 anni prima all’ospedale di Trani e perciò, coltello da caccia alla mano, ha organizzato un vero e proprio agguato all’infermiere che riteneva responsabile di tutto.

Solo che ha sbagliato persona e invece di uccidere il sanitario ha accoltellato gravemente un altro uomo che, ignaro di quanto stava per accadergli, faceva serenamente manutenzione ad un trattore nel suo garage.

Il soggetto armato, arrivato sul posto con la sua automobile, è sceso e, dopo aver urlato contro il malcapitato, ha estratto l’arma da taglio e lo ha colpito con un fendente al torace.

L’aggredito è in prognosi riservata

L’agricoltore, nonostante la grave ferita, per sua fortuna è riuscito a chiamare i soccorsi. Trasportato d’urgenza all’ospedale Dimiccoli di Barletta, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per poi essere trasferito al policlinico Riuniti di Foggia.

Un caso decisamente anomalo, per gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Canosa di Puglia: l’aggredito ha infatti dichiarato di essere stato aggredito da uno sconosciuto e senza alcun motivo.

L’arresto per tentato omicidio

Il cerchio, però, si è chiuso molto presto: gli inquirenti hanno individuato subito il responsabile (grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza) del folle gesto e a chiarire motivi e dinamiche che l’hanno portato ad agire. Tanto che nel giro di qualche ora, il soggetto è stato identificato e fermato.

Egli ha ammesso tutto e durante l’interrogatorio ha spiegato che… In realtà l’obiettivo non era lo sfortunato agricoltore, bensì l’infermiere di cui sopra, responsabile (a suo dire) di un errore sanitario che 10 anni prima, come riportato da Repubblica,  avrebbe causato la disabilità di suo figlio (durante l’amniocentesi effettuata su sua moglie incinta l’infermiere avrebbe iniettato un farmaco sperimentale).

L’arrestato, collaborando con gli inquirenti, ha fatto anche rinvenire il coltello usato per l’aggressione, ancora sporco di sangue, presso una campagna di sua proprietà. Adesso è detenuto nel carcere di Trani e deve rispondere del grave reato di tentato omicidio.

“Andiamo all’Asl e picchiamo gli infermieri che fanno i vaccini”

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento