Al concorso per infermieri si presentano in 35 e l’Opi denuncia: c’è una «flessione delle vocazioni»

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«Urgono interventi strutturali per salvare l’infermieristica italiana», grida la FNOPI, mentre esulta per le misure approvate col decreto Milleproroghe (VEDI) e che in molti tra gli infermieri definiscono solo degli isolati “contentini” che non prevederanno affatto altri cambiamenti in favore della categoria.

E intanto i professionisti fuggono a gambe levate dalle RSA (VEDI), dagli ospedali (VEDI) e da una professione fatta di stipendi ridicoli, di responsabilità sproporzionate rispetto al salario ricevuto e di un imbarazzante riconoscimento sociale (VEDI).


Ed ecco che, intanto che ai corsi di laurea in infermieristica non si iscrive più nessuno (VEDI), ai concorsi per infermieri si presentano in quattro gatti. L’ultimo atto di questo emblematico sfacelo si è verificato presso la Asst Sette Laghi: a fronte di circa 150 posti da coprire, le domande di partecipazione al bando sono state solo 64 domande e i candidati che poi sono risultati presenti erano la miseria di 35, di cui 20 già dipendenti a tempo determinato.

Sulla questione si è così espresso Aurelio Filippini, Presidente dell’Ordine degli Infermieri della Provincia di Varese (VEDI Varese News): «Che ci sia un problema è ormai evidente da tempo evidente. La sanità è maltrattata da anni. Ed è su questa condizione che si deve aprire una riflessione seria per spiegare la flessione delle vocazioni


Oggi fare l’infermiere non è attrattivo: o hai una profonda vocazione o diventa difficile, da giovane, scegliere un lavoro che ti obbliga a fare turni, a lavorare nei weekend e durante le feste. Una professione chenon apre ad avanzamenti congrui di carriera. Io amo profondamente il mio lavoro ma mi rendo conto che i giovani possano non essere attratti».

Come risolvere il grave problema? Per Filippini «innanzitutto si deve arrivare a sdoganare le lauree magistrali cliniche a cui abbinare, però, carriere professionali definite con una remunerazione che valorizzi impegno e capacità. Se un infermiere si specializza in pronto soccorso, in geriatria e come infermiere del territorio, quel valore aggiunto va riconosciuto sia professionalmente sia economicamente. Pensate che, oggi, chi vuole seguire corsi di specializzazione per diventare infermiere di famiglia deve sostenere i costi dei corsi e master. Nessun rimborso è previsto.


Ma il problema dell’equità dei commenti riguarda anche la base: oggi abbiamo gli stipendi tra i più bassi d’Europa. Per riportarci a un livello medio occorrerebbero almeno 600 euro in più al mese. Il contratto oggi ha fatto un piccolo passo avanti riconoscendo le figure di infermiere esperto e specialista».


Tutto triste, vero e condivisibile, caro presidente. Forse, però, per sperare di migliorare l’attrattività di quella che dovrebbe essere una professione e non una specie di missione, sarebbe anche il caso di smetterla definitivamente con concetti come «flessione di vocazioni» e «profonda vocazione»… Forse.

AddText 02 16 12.06.05

Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

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L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | Maggioli Editore 2020

Alessio Biondino