ECM, La Cura oggi: prendersi cura di se stessi per prendersi cura degli altri

Redazione 20/03/21
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Lo stato attuale di perdurante emergenza ci ha mostrato come il nostro sistema sanitario non fosse pronto ad affrontare questa drammatica emergenza, mettendo in luce le “cose che funzionano” e le “cose che non funzionano”, le questioni organizzative, le questioni economiche, e non ultimo il pesante vissuto personale degli operatori.

Parte, così, il 24 marzo un ciclo di corsi di formazione ECM dedicato a tutti gli operatori sanitari, senza distinzione di ruolo, che sentono il bisogno di fermarsi, riflettere, confrontarsi, prendersi cura di se stessi per poter continuare a prendersi cura degli altri.

Direttore scientifico è la Prof.ssa Luigina Mortari, dell’Università di Verona e Direttore della Human Touch Academy di Fondazione Zoé- Zambon Open Education.

Cosa si è imparato e cosa si è perduto? Come consolidare i nuovi saperi acquisiti con questa esperienza?

I moduli proposti per riflettere sulla pandemia, da fine marzo a giugno, sono tre:

  • i dilemmi etici,
  • le Medical Humanities,
  • la cura di sé tramite la mindfulness.

Nel primo modulo si analizzeranno le regole che stanno alla base della buona dialettica e dei processi decisionali. Nel secondo si porrà l’accento sull’importanza della narrazione in medicina, per dispiegare e integrare il vissuto soggettivo, infine verranno fornite le basi per la salute psicologica e alcuni strumenti di auto-aiuto immediati da apprendere, in ambito lavorativo e non, grazie al contributo delle tecniche meditative di tipo mindfulness.

Si tratta di un percorso multidisciplinare che integra lo sviluppo di un atteggiamento empatico, lo sviluppo di abilità interpretative, la comprensione e cura di sé e l’acquisizione di senso etico e responsabilità.

Questi obiettivi risultano oggi ancora più significativi per quei formatori – come quelli coinvolti in questo progetto – che ritengono che nella situazione attuale sia fondamentale trovare uno spazio per le esperienze traumatiche, la malattia, la rabbia e altre emozioni che emergono da chi è stato ed è ancora sul campo.

La Fondazione Zoé-Zambon Open Education, insieme alla Fondazione Fresco Parkinson Institute, ha scelto di sostenere queste giornate di formazione per andare incontro ai bisogni talvolta emersi, talvolta non ancora venuti alla luce, di tanti operatori sanitari che hanno dovuto fare i conti con questa nuova, inaspettata realtà che non dà segno di arrendersi.

Informazioni sui moduli e come iscriversi

1° MODULO/corso: I dilemmi etici

L’esperienza mette continuamente di fronte a problemi che hanno la forma di dilemmi, cioè di alternative incompossibili. In queste situazioni scegliere non è facile, e da nessuna di queste scelte si esce più innocenti.

Prendere in esame casi dilemmatici e cercare dialetticamente le soluzioni possibili per poi vagliare quella migliore sarebbe il compito proprio di una comunità di esperti.

Crediti ECM: 15,0 (quindici/0) – Docente: Prof.ssa Luigina Mortari

2° MODULO/corso: Le Medical Humanities per riflettere sulla pandemia

Le Medical Humanities (MH) (ossia i prodotti delle scienze umane, come la letteratura, il cinema, le arti visive) sono da diversi decenni considerate utili per aiutare gli operatori sanitari a riflettere e comprendere le esperienze cruciali, come quella della pandemia,
legate ai contesti nei quali si trovano a operare.

L’analisi della letteratura italiana sulle MH mostra un panorama non molto distante dalla scena internazionale, nella quale la promozione delle MH nella formazione dei professionisti sanitari viene considerata fondamentale per promuovere un modello di medicina più integrata, attenta non solo alle componenti biologiche, ma anche a quelle di
vissuto della malattia, ossia al modello biopsicosociale.

In particolar modo, nelle esperienze formative basate sulle MH, che si sono sviluppate nei contesti sanitari, si perseguono quattro differenti obiettivi formativi: lo sviluppo di un atteggiamento empatico, lo sviluppo di abilità interpretative, la comprensione e cura di
sé e l’acquisizione di senso etico e responsabilità. Questi obiettivi risultano oggi ancora più significativi per quei formatori – come quelli coinvolti in questo progetto – che ritengono che nella situazione attuale sia fondamentale trovare uno spazio per le esperienze traumatiche, la malattia, la rabbia e altre emozioni che emergono da chi è stato ed è ancora sul campo.

Gli strumenti fondamentali per la formazione del personale sanitario sono dei testi narrativi: il film, il romanzo, l’arte musicale e pittorica, la scrittura riflessiva e creativa, ossia storie che permettono di allenare le capacità empatiche, le abilità d’interpretazione
dell’esperienza propria e altrui, individuandone il significato, l’acquisizione di un senso etico e anche la capacità di cura di sé.

Crediti ECM: 20,0 (venti/0) – Docenti: Prof.ssa Carla Benaglio – Dott.ssa Valentina Concia – Dott.ssa Gisella Rossini – Prof.ssa Lucia Zannini

3° MODULO/corso: La cura di sé e la mindfulness

Un buon ambiente di lavoro dovrebbe fornire ai curanti (medici e infermieri) la possibilità di fare esperienze per la cura di sé. Il caring è infatti un ambito di lavoro che si considera a continuo rischio di burnout; nel migliore dei casi, chi lavora nell’ambito della
salute sviluppa una certa dose di compassion fatigue e un affaticamento generale. Nel peggiore, il burnout può portare sintomi come: alta resistenza ad andare al lavoro ogni giorno, costante sensazione di fallimento, presenza di rabbia, senso di colpa,
scoraggiamento, isolamento e ritiro.

In quest’ottica, restituire spazi per la cura di sé, rappresenta un punto cruciale di intervento per l’azienda che ha cura dei suoi dipendenti.

Evitando ogni forma di medicalizzazione, l’obiettivo del modulo è quello di favorire l’incontro con antiche tecniche della cura di sé sia occidentali che orientali e le moderne neuroscienze.

Crediti ECM: 25,5 (venticinque/5) – Docenti: Prof. Angelo Gemignani – Prof. Ciro Conversano – Dr.ssa Rebecca Ciacchini – Prof. Andrea Poli.

Destinatari:

Medico Chirurgo, Psicologo. Infermiere, Fisioterapista, Assistente Sanitario, Dietista, Educatore Professionale. Logopedista, Ostetrica/o, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Terapista Occupazionale,
Tecnico di neurofisiopatologia.

Iscrizione ai fini ECM:

L’iscrizione può essere effettuata on line tramite il sito web www.frescoparkinsoninstitute.com

Quota iscrizione:

Costo d’iscrizione all’intero progetto € 360,00
Costo d’iscrizione al singolo modulo € 150,00
Costo d’iscrizione ad ogni singolo Modulo € 150,00

 

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