Presentato ufficialmente il Nuovo Codice Deontologico degli Infermieri

Gaetano Romigi 22/06/19
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Partecipazione, emozione …. e un bacio!

Dr. Gaetano ROMIGI
Coordinatore, Docente e Tutor Corso di Laurea in Infermieristica e Master
Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Sede ASL Roma 2 – Polo Formativo S.Eugenio

Ieri venerdì 21 giugno 2019, di fronte ad una platea di più di 200 persone è avvenuta la Cerimonia di presentazione ufficiale del nuovo Codice Deontologico degli Infermieri italiani approvato dalla Fnopi il 13 aprile scorso. L’evento si è svolto l’Hotel NH Vittorio Veneto di Corso Italia a Roma ed ha visto gli interventi di numerose autorità del mondo politico, istituzionale, scientifico e professionale.

La moderazione e conduzione della mattinata è stata affidata alla presentatrice Rai Arianna Ciampoli, mentre il non facile compito di lettura dei 53 articoli del Codice è stato affidato all’attore Pino Strabioli.

Tra i partecipanti anche il Ministro della Salute

Tra i partecipanti molti Presidenti di Opi provinciali, Presidenti di Società scientifiche ed associazioni professionali, Rappresentanti di molte associazioni dei cittadini, il pool di esperti giuristi, bioeticisti, infermieri, filosofi, scienziati, specialisti, che ha lavorato per circa tre anni alla stesura del testo, ed infine presenti anche i Presidenti e rappresentanti di altri ordini professionali e dei medici.

Ha aperto la mattinata la Presidente della Federazione degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, Barbara Mangiacavalli ringraziando ovviamente tutti coloro che hanno collaborato direttamente e indirettamente alla stesura definitiva del nuovo Codice Deontologico. E’ stato evidenziato come il percorso abbia coinvolto la voce dei cittadini, dei pazienti e dei loro familiari, le società tecnico-scientifiche e le associazioni professionali, la voce di tutti i colleghi che hanno ritenuto di fornire contributi sul portale della Fnopi, le istituzioni a vari livelli, gli Esperti e le altre professioni.

Tra le autorità non è mancata l’On. Giulia Grillo, Ministro della Salute. Nel suo intervento ha affrontato il tema delle corrette informazioni in particolare sui vaccini, apprezzando molto l’impegno degli Infermieri nel cercare di utilizzare il web in modo etico e scientifico, contribuendo così ad evitare l’uso scorretto della rete e la diffusione sempre più frequente di fake news.

L’On. Grillo ha poi manifestato in maniera aperta e sincera le difficoltà nei rapporti con il mondo complesso dei farmaci annunciando la nomina di un nuovo Presidente all’AIFA, possibilmente un tecnico. Infine il Ministro ha affrontato il tema che in questi giorni sta catalizzando l’attenzione e cioè la possibilità che possano avvenire tagli al Fondo del SSN.

Cronache dalla presentazione del Nuovo Codice Deontologico degli Infermieri

Affrontati i temi più attuali nel mondo infermieristico

Molto apprezzato dalla platea l’intervento iniziale del Presidente della Conferenza Stato-Regioni, Presidente della Regione Emilia Romagna, Dr Stefano Bonaccini. Ha toccato, sfiorandoli, alcuni temi di estrema attualità e dibattuti come la scarsità di risorse infermieristiche, gli esiti dell’assistenza in ambito pediatrico, la valorizzazione delle competenze specialistiche, la diatriba “Venturi” sull’emergenza territoriale, l’Infermiere di Comunità e di famiglia, il recupero della fiducia dei cittadini, i possibili tagli al Fondo del SSN, la tecnologia e la digitalizzazione al servizio degli operatori e il rapporto dei professionisti con la rete e con i social.

Il Dr. Bonaccini conclude riaffermando con forza, qualora ce ne fosse bisogno, la distinzione di ruoli, competenze e responsabilità tra Ordini professionali e l’Amministrazione che ha il compito di governare, nell’interesse generale di salute dei cittadini un determinato territorio. L’uno non può surrogare l’altro ma semmai interagire e collaborare per fini istituzionali e secondo quanto previsto dalle Leggi. Messaggio questo chiaro e preciso nei confronti dell’Ordine dei medici di Bologna per le note passate vicende che hanno visto un duro scontro con la regione Emilia Romagna sulla questione delle competenze e responsabilità degli Infermieri in emergenza territoriale e sui protocolli condivisi per la somministrazione dei farmaci salvavita.

La rappresentanza parlamentare riconosce gli sforzi degli infermieri

Giudizi positivi al nuovo Codice anche dai rappresentanti del Parlamento. Pierpaolo Sileri, Presidente della Commissione igiene e Sanità del Senato – afferma che la professione infermieristica in questi anni ha investito e tutto ciò che ha prodotto ha evidentemente un costo e un prezzo che sicuramente finora è stato più basso di ciò che è stato sinora raccolto.

Interessanti le parole di apprezzamento verso gli Infermieri di alcuni rappresentanti dei cittadini e in particolare di Laura dei Campo, Direttore FAVO (Federazione associazioni volontariato in Oncologia) e del Presidente di di Federanziani, Roberto Messina.

Professione infermiere: alle soglie del XXI secolo

La maggior parte dei libri di storia infermieristica si ferma alla prima metà del ventesimo secolo, trascurando di fatto situazioni, avvenimenti ed episodi accaduti in tempi a noi più vicini; si tratta di una lacuna da colmare perché proprio nel passaggio al nuovo millennio la professione infermieristica italiana ha vissuto una fase cruciale della sua evoluzione, documentata da un’intensa produzione normativa.  Infatti, l’evoluzione storica dell’infermieristica in Italia ha subìto un’improvvisa e importante accelerazione a partire dagli anni 90: il passaggio dell’istruzione all’università, l’approvazione del profilo professionale e l’abolizione del mansionario sono soltanto alcuni dei processi e degli avvenimenti che hanno rapidamente cambiato il volto della professione. Ma come si è arrivati a tali risultati? Gli autori sono convinti che per capire la storia non basta interpretare leggi e ordinamenti e per questa ragione hanno voluto esplorare le esperienze di coloro che hanno avuto un ruolo significativo per lo sviluppo della professione infermieristica nel periodo esaminato: rappresentanti di organismi istituzionali e di associazioni, formatori, studiosi di storia della professione, infermieri manager. Il filo conduttore del libro è lo sviluppo del processo di professionalizzazione dell’infermiere. Alcune domande importanti sono gli stessi autori a sollevarle nelle conclusioni. Tra queste, spicca il problema dell’autonomia professionale: essa è sancita sul terreno giuridico dalle norme emanate nel periodo considerato, ma in che misura e in quali forme si realizza nei luoghi di lavoro, nella pratica dei professionisti? E, inoltre, come si riflettono i cambiamenti, di cui gli infermieri sono stati protagonisti, sul sistema sanitario del Paese? Il libro testimonia che la professione è cambiata ed è cresciuta, ma che c’è ancora molto lavoro da fare. Coltivare questa crescita è una responsabilità delle nuove generazioni. Le voci del libro: Odilia D’Avella, Emma Carli, Annalisa Silvestro, Gennaro Roc- co, Stefania Gastaldi, Maria Grazia De Marinis, Paola Binetti, Rosaria Alvaro, Luisa Saiani, Paolo Chiari, Edoardo Manzoni, Paolo Carlo Motta, Duilio Fiorenzo Manara, Barbara Man- giacavalli, Cleopatra Ferri, Daniele Rodriguez, Giannantonio Barbieri, Patrizia Taddia, Teresa Petrangolini, Maria Santina Bonardi, Elio Drigo, Maria Gabriella De Togni, Carla Collicelli, Mario Schiavon, Roberta Mazzoni, Grazia Monti, Maristella Mencucci, Maria Piro, Antonella Santullo. Gli Autori Caterina Galletti, infermiere e pedagogista, corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma.Loredana Gamberoni, infermiere, coordinatore del corso di laurea specialistica/ magistrale dal 2004 al 2012 presso l’Università di Ferrara, sociologo dirigente della formazione aziendale dell’Aou di Ferrara fino al 2010. Attualmente professore a contratto di Sociologia delle reti di comunità all’Università di Ferrara.Giuseppe Marmo, infermiere, coordinatore didattico del corso di laurea specialistica/ magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede formativa Ospedale Cottolengo di Torino fino al 2016.Emma Martellotti, giornalista, capo Ufficio stampa e comunicazione della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi dal 1992 al 2014.

Caterina Galletti, Loredana Gamberoni, Giuseppe Marmo, Emma Martellotti | 2017 Maggioli Editore

32.00 €  30.40 €

Il Commissario dell’Enpapi garantisce trasparenza

Presente anche il Commissario dell’Enpapi, organo previdenziale per gli Infermieri liberi professionisti. Ufficiale il suo impegno nel cercare di garantire trasparenza ed eticità nella gestione economico-finanziaria dell’Ente dopo le note e tristi vicende che hanno portato alla sua nomina a seguito della decapitazione dei vertici. E’ necessaria la massima attenzione cerso una fetta sempre maggiore di Infermieri che abbracciano la libera professione (oggi circa il 10%) e che versano i relativi contributi all’Enpapi.

Tutti gli interventi hanno comunque sottolineato come il Nuovo Codice Deontologico affronti temi condivisibili quali l’uguaglianza, il rispetto e la dignità verso gli assisititi e la non discriminazione per motivi razziali o religiosi, temi difficili e complessi come la “contenzione fisica” o il “diritto dei minori” e temi nuovi come quelli dell’uso etico e scientifico della rete e dei social, temi di assoluta rilevanza, come il rispetto delle volontà della persone, il fine vita e la “clausola di coscienza” a dimostrazione di una professione matura e proiettata verso la massima apertura.

Un messaggio di pace tra Infermieri e Medici

Cruciale il passaggio – con tanto di bacio formale – quale messaggio di pace tra medici e infermieri, tra il Presidente della Fnomceo medici, Dr. Filippo Anelli e la Presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli.

Per ultimo – emozionante ed applauditissimo – l’intervento finale del docente di Filosofia e storia dell’assistenza infemieristica dell’Università di Firenze Edoardo Manzoni.

 

Un Nuovo Codice Deontologico per un nuovo futuro infermieristico

I dati ufficiali dicono che sono circa 450.000 gli iscritti alla Fnopi (comprendendo ovviamente anche gli Infermieri pediatrici) e che rappresentano la categoria prevalente all’interno del SSN (circa il 45% del totale dei dipendenti). Tantissimi e in crescita anche i liberi professionisti.

nuovo codice deontologico degli infermieri italiani
nuovo codice deontologico degli infermieri italiani

E’ stata per tutti una mattinata che può rappresentare l’avvio di nuove relazioni, di alleanze future, di progetti sostenibili e di dialogo interno, esterno con i cittadini, gli altri professionisti, con le istituzioni tutte a dimostrazione di una categoria folta, unita e in evoluzione continua.

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Gaetano Romigi

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