Le condotte aziendali che inducono al demansionamento sono tra le più differenti e, nel caso specifico dell’infermiere, possono diventare sostanziali nella richiesta esclusiva, non eccezionale, di cambiare lenzuola e pannoloni, distribuire i pasti e porre in essere attività igienico-domestiche in presenza di figure di supporto a cui questi oneri sono associati per profilo e formazione
Il giudice del lavoro adito potrebbe infatti condannare il datore di lavoro a reintegrarvi nella medesima posizione precedente avuta, in subordine potrebbe richiedere il risarcimento del danno patrimoniale avente ad oggetto le retribuzioni inferiori avute nel tempo del demansionamento e inoltre potrebbe riconoscere il danno non patrimoniale sofferto dall’infermiere.
Per queste ragioni la sentenza n.52/2016 citata ad inizio articolo rappresenta una importante vittoria per tutto il mondo infermieristico e non solo. Tale successo potrebbe rappresentare lo spartiacque tra ciò che storicamente è stata la visione dell’infermiere e l’attuale presa di coscienza di questi ultimi, forti di maggiori risorse, competenze e professionalità.
Di seguito riporto le parole con le quali si è chiuso il processo davanti al Giudice del Lavoro di Caltanissetta:
In accoglimento del ricorso, accerta e dichiara che i ricorrenti dal 2006 ad oggi, hanno svolto anche mansioni inferiori non rientranti tra quelle d’inquadramento e, per l’effetto CONDANNA l’ASP n. 2 di Caltanissetta ad adibire i ricorrenti ai compiti previsti per la qualifica d’inquadramento. Condanna l’ASP n. 2 di Caltanissetta al risarcimento del danno non patrimoniale in favore dei ricorrenti via equitativa in una somma pari a € 1100,00 per ciascun ricorrente oltre la maggior somma di interessi e rivalutazione monetaria dal sorgere del credito al soddisfo. Condanna l’ASP n. 2 di Caltanissetta al pagamento delle spese della lite che si liquidano in complessive € 6000,00 per compensi, oltre al rimborso forfettario delle spese generali nella misura del 15% oltre IVA e CPA come per legge.
Il demansionamento infermieristico è una pratica abusata che ha costretto, per anni, professionisti sanitari a veder depauperare il loro ruolo e la loro dignità professionale. La sentenza del 9 febbraio n.52/2016 del Giudice del Lavoro del Tribunale di Caltanissetta segna un sensibile passo avanti per tutti coloro i quali ritengono il lavoro infermieristico una “professione intellettuale”, libera dal condizionamento e dal retaggio storico di chi la intrappola in concezioni non adatte al carico di responsabilità e alle competenze acquisite.