Ferie sospese fino al 31 dicembre ai sanitari che combatterono per primi il virus.
“L’attuazione del Pnrr – si legge nella circolare emessa dai dirigenti ospedalieri– rappresenta una opportunità imperdibile anche per la nostra Asst. In considerazione degli obiettivi e degli sforzi richiesti per implementare le attività sanitarie si rende necessario un differimento delle ferie compatibile con le esigenze di servizio” pertanto “le ferie del personale afferente alle unità operative a decorrere dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre 2021 saranno differite a periodi successivi“.
Le procedure disciplinari delle professioni sanitarie
Quest’opera è stata realizzata per offrire alle professioni sanitarie un utile strumento di conoscenza e, quindi, di difesa. Per comprendere pienamente le regole del sistema così da poterlo gestire in maniera produttiva e, comunque, nel senso della verità e della giustizia. La conoscenza del diritto impedirà una strumentalizzazione della procedura disciplinare affinché non diventi un momento di ritorsione e di punizione per fatti estranei alle accuse.
Sembra molto più semplice lanciare questo diktat dalla Torre di Avorio aziendale, quando i dipendenti a cui si lancia l’appello, è dal 2020 che subiscono turni massacranti e che hanno rinunciato, ormai da quasi due anni, a gran parte delle proprie ferie.
Da “La Stampa”, che ha pubblicato la notizia cercano giustificazioni direttamente alla fonte: “si tratta di provvedimenti organizzativi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Governo Liste di Attesa e, quindi, al recupero delle prestazioni sanitarie differite a causa della pandemia. Interesse prevalente è garantire il Diritto alla Salute previsto dalla Costituzione, riducendo drasticamente il numero di cittadini che attendono ormai da troppo tempo di essere visitati e curati“.
Ferie sospese? L’azienda non ha fatto i conti con i sindacati
Replica pronta dei sindacati con una diffida alla direzione che considerano “irricevibile l’accostamento tra Pnrr e interruzione di un diritto contrattuale quali sono le ferie“. Le ferie, vogliamo ricordare, sono ancora un diritto indisponibile del lavoratore garantito dalla Costituzione.
E neanche la retorica usata per redigere la circolare aziendale può addolcire la pillola: “rimodulazione è un termine manierista per eludere quello più onesto di “interruzione” che è già stato usato nel recente passato, per il periodo dal 15 marzo al 31 maggio“. Invitando i lavoratori a richiedere ai propri responsabili, in ogni caso le ferie maturate per diritto, nell’eventualità che “intervenga ordine di servizio della direzione sanitaria, valuteremo le azioni da intraprendere, anche tramite i legali di riferimento”.
Dalla politica: le parole del consigliere regionale Usuelli
Michele Usuelli, consigliere regionale di +Europa, tira le orecchie alla Regione Lombardia che “continua a maltrattare chi da mesi lavora in prima linea per arginare il virus. Sono molti i sanitari che hanno subito sanzioni per aver detto come meglio si poteva gestire il Covid, mentre ogni giorno andavano al lavoro. Ora l’ultima beffa arriva via Pec: Regione pretende che i “nostri eroi” rimandino a data da destinarsi tutte le ferie prese fino al 31 dicembre. La “scusa” addotta è quella dell’attuazione del Pnrr”
Per il consigliere, come per chiunque altro, non può che essere “una richiesta inaccettabile: gli operatori sanitari hanno diritto alle ferie come chiunque altro, con una programmazione adeguata per tutelare il diritto alla salute dei cittadini lombardi. Anche perché in questi anni di Covid ne hanno già accumulate parecchie“.
O forse medici, infermieri, oss e gli altri professionisti sanitari non hanno diritto alle loro sacrosante ferie, come il resto dei lavoratori? Direzione dell’Asst di Bergamo Ovest compresa?
Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)
Fonte: LaStampa.it
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