FSI/USAE: “No a trasformazione dell’OSS in aiuto Infermiere e No a registri di OSS presso la FNOPI”

Scarica PDF Stampa


Super OSS, assistenti alla salute (“che svolgono funzioni infermieristiche”) o altre strambe figure create in fretta e in furia per far fronte alla grave carenza di infermieri che affligge il paese? No, grazie. A dirlo è il sindacato FSI/USAE che, in un nuovo comunicato stampa, si schiera apertamente contro la trasformazione dell’OSS in “aiuto infermiere” e contro l’istituzione di registri di operatori socio-sanitari presso la FNOPI. 


«La Segreteria Generale FSI-USAE ha preso atto, in modo formale, ieri della bozza di intesa tra il Ministero della Salute e la Conferenza Stato Regioni, tutt’ora in esame al Ministro della Salute sulle assunzioni di personale sanitario e di operatori socio sanitari dall’estero, che istituirebbe fino a 31 dicembre 2025 l’elenco speciale straordinario anche per l’operatore socio sanitario sotto gli ordini infermieristici (ma nella realtà` detto elenco speciale straordinario per operatori socio sanitari sarebbe in via “permanente” presso gli Ordini delle professioni sanitarie infermieristiche, indipendentemente dalla provenienza dell’ attestato di qualifica) e ha deliberato una presa di posizione nettamente contraria a certe ipotesi dicendo chiaramente un deciso No a registri di OSS presso la FNOPI e soprattutto un categorico No alla trasformazione dell’OSS in una sorta di aiuto Infermiere.


La posizione è netta ed è stata riassunta anche ieri sera, con toni pacati ma fermi, nella live in diretta video sui social (Facebook e Youtube) dove il Segretario Generale ha ribadito la contrarietà dell’organizzazione a certe soluzioni. Ma è stato nel corso della riunione che ha portato alla presa di posizione che Adamo Bonazzi ha usato toni più duri ed ha detto: “l’OSS è una professione che con propri compiti e, in un ottica multidisciplinare, è parte integrante dell’equipe a sostegno dei bisogni di salute degli utenti.


E su questo abbiamo le idee ben chiare, le Consultazioni che abbiamo fatto sui territori e il convegno di Perugia del 2 dicembre scorso ci hanno aiutato a capire le varie problematiche connesse e le possibili soluzioni legislative e contrattuali. Non esiteremo a portarle avanti in tutte le sedi sia necessario. Gli OSS sono una professione socio sanitaria e vogliono un albo ed un collegio professionale vero, non delle prese per i fondelli.


Diffidiamo fortemente di chi, da infermiere generico, dice di rappresentare gli OSS e poi, pur di avere un briciolo di visibilità, china il capo alle illegittime richieste della FNOPI per trasformare gli OSS in soggetti subalterni a vita. Abbiamo combattuto una vita per difendere gli infermieri da analoghe richieste dei medici ed ora non permetteremo che invertano il ruolo e vittimizzino gli OSS.”. Parole che sono state poi ripetute anche nel corso di una Videoconferenza con i portavoce del Coordinamento Nazionale degli Operatori Socio Sanitari e che, con ogni probabilità, ripeterà ai partecipanti al convegno in fiera del prossimo 19 aprile a Bologna».

AddText 06 01 07.07.34

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento