“Infermiere di famiglia alla Sagra del pollo”: siamo sicuri che sia la pubblicità giusta per una figura essenziale?

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L’infermiere di famiglia e comunità, figura chiave nella riorganizzazione della nostra sanità, stenta a decollare soprattutto per la grave e cronica carenza di professionisti. E tra medici che protestano per timore che venga intaccato il loro orticello (VEDI “Dagli infermieri di comunità ingerenze indebite e turbative del rapporto tra medici e pazienti”), infermieri in bicicletta (VEDI il progetto dell’Ausl) e selezioni per trovare infermiere domiciliari piacenti (VEDI «Infermiere? Papà le voleva solo giovani e carine, abbiamo fatto dei casting»), ci si mettono anche i media a generare “pubblicità” quantomeno discutibili.


“L’infermiere di famiglia e comunità arriva alla Sagra del pollo”. È con questo titolo, infatti, che Ferrara Today ha deciso di pubblicizzare un’occasione di aggregazione per fare conoscere ai cittadini la suddetta figura: alla Sagra del Pollo di Formignana, il prossimo lunedì sarà presente un info-point dove i cittadini potranno trovare diverso materiale e informazioni sul servizio attivo dallo scorso aprile.


Tutto bello, meraviglioso, sicuramente utile e funzionale, certo. Ma siamo davvero sicuri che questo modo di pubblicizzare l’infermiere di famiglia e comunità, tra una coscia di pollo e un bicchiere di vino rosso, possa rappresentare la chiave giusta per far conoscere ai cittadini in modo serio, efficace e rassicurante questo servizio tanto carente quanto essenziale per la rinascita della nostra sanità?

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Alessio Biondino

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