Infermiere di pronto soccorso “attrici” per beneficenza

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Una storia paradossale: quella della Dottoressa Buonadonna (Elisa Lanfrans) e dell’infermiera Susi (Ileana Chiari), alle prese con un con un Pronto Soccorso vuoto e con una sorta di gara per accaparrarsi qualche paziente da ricoverare.

Una commedia esilarante

È questo lo speciale spettacolo intitolato “Movida in Pronto Soccorso”, una commedia in due atti decisamente ‘fai da te’, andato in scena qualche giorno fa presso il teatro delle Cappuccine di Mantova.

Una trama divertente, messa insieme da un gruppo di infermiere del pronto soccorso dell’ospedale mantovano per beneficenza, a favore dell’associazione Aga-Genitori per l’autismo.

Una famiglia

Come spiegato dalla collega Elisa Lanfrans: “In Pronto Soccorso siamo già una famiglia, perché questa attività così complessa e delicata unisce molto. Ma l’esperienza del teatro ci ha rese ancora più affiatate.

Un’idea nata già prima del Covid per distenderci, divertirci, ritrovarci nel tempo libero. Con l’emergenza pandemica abbiamo sospeso il progetto per poi ripartire motivatissime. Il 21 e il 22 maggio il debutto. Poi, visto l’entusiasmo e la partecipazione, le repliche di ottobre. Ci piacerebbe proseguire l’attività”.

Inclusione

La presidente dell’associazione Aga-Genitori per l’autismo, Angela Furini (medico del suddetto Pronto Soccorso) ha così commentato l’iniziativa: “Sono state bravissime. La nostra realtà è nata 22 anni per volontà di alcuni familiari di ragazzi autistici.

La missione è sostenere politiche di inclusione e attenzione alla qualità di vita delle persone con autismo di qualsiasi età. Puntiamo a terapie innovative per i più piccoli, inserimento lavorativo per i ragazzi e ci prendiamo cura anche degli adulti”.

“Un solo infermiere in reparto per 72-80 pazienti”

Alessio Biondino

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