Infermieri vaccinatori? “Bravi, ma non vengono pagati”

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Non molto tempo fa vi abbiamo parlato di una pittoresca offerta di ‘lavoro’ rivolta agli infermieri, da parte della Protezione civile di Falconara: si cercavano professionisti volontari disposti a prestare la loro opera a titolo gratuito col discutibile slogan: “Non vi diamo soldi, ma soddisfazione” (VEDI).

La lettera di Uil-Flp a Figliuolo

E chissà, forse è proprio cavalcando l’onda di una presunta ‘soddisfazione’ degli infermieri per aver contribuito all’immunizzazione della popolazione che la Regione Veneto non li ha ancora pagati. Avete capito bene: sono impiegati negli hub da più di 200 giorni, ma ancora non hanno visto il becco di un quattrino.

A denunciarlo è il sindacato Uil-Flp di Verona, che per provare a sbloccare la situazione ha addirittura inviato una lettera al commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo.

Proprio Figliuolo, nel maggio scorso, si era recato in visita presso l’hub vaccinale della Fiera di Verona e lì si sarebbe complimentato con gli operatori per l’ottimo lavoro svolto.

‘Non sono stati retribuiti’

“Bravi sì, ma non sono stati retribuiti per l’attività che hanno svolto. Non ci potranno contare per pagarsi le ferie come qualcuno di loro sperava e come giustamente avrebbe avuto diritto” denuncia il sindacato.

Le motivazioni? Ancora ignote. Le aziende sanitarie pagano i fornitori e i liberi professionisti entro 60 giorni, quindi, perché a questi lavoratori non può essere concesso lo stesso trattamento?” Si domanda la Uil.

Sette mesi di attività, ma ancora niente

Dopo 7 mesi nei quali il personale infermieristico ha fatto fronte a questo impegno, oltre a quello già gravoso nelle strutture ospedaliere, crediamo sia moralmente ed eticamente corretto pagare ciò che gli spetta” sottolinea.

Per poi concludere: “Il personale infermieristico è prevalentemente femminile (83%) e organizzare turni aggiuntivi in Fiera a Verona vuol dire sacrificare riposi e giorni di recupero destinati alla famiglia, ai genitori e ai propri cari.

Il nostro interlocutore dovrebbe essere la Regione Veneto, ma non risponde”.

La Regione Veneto non risponde

Sarà mica perché da quelle parti sono ancora impegnatissimi a capire se è il caso di sospendere o meno gli operatori sanitari no vax? O peggio… Si staranno ancora scervellando su come sostituire gli infermieri con gli OSS?

Autore: Alessio Biondino

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Alessio Biondino

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