L’infermiere è anche un po’ ‘Mandrake’: soli 4 minuti per la vestizione

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Torna alla ribalta il caldo tema dei tempi di vestizione degli operatori sanitari. Già, perché nonostante l’incubo Sars-Cov2 li abbia dilatati a dismisura, sembra proprio che ad oggi si faccia ancora seria fatica a riconoscerli economicamente. Riportiamo qui il nuovo comunicato del sindacato Nursing Up.

Il comunicato di Nursing Up

“La spinosa questione della vestizione, ma anche del passaggio di consegne degli infermieri, da tempo denunciata dal Sindacato Nursing Up attraverso la voce del suo Presidente, Antonio De Palma, è tornata prepotentemente d’attualità nel corso dell’ultima seduta contrattuale.

Troppo pochi i quattro minuti di attesa, addirittura paradossali per le complesse divise di protezione che da due anni gli operatori sanitari devono indossare da quando è esplosa l’emergenza sanitaria.”

4 minuti

“Nursing Up si batte da mesi affinché ci sia il riconoscimento, come tempo lavorativo, di almeno 20 minuti per queste procedure ed altrettanti per il passaggio delle consegne. Alcune aziende aumentano autonomamente questi tempi, ma siamo nell’ordine di 3 o 4 minuti, troppo pochi.

Mentre i vertici del Sindacato , che hanno stigmatizzato anche questa problematica durante l’ultima seduta per il rinnovo contrattuale, combattono a Roma, per il necessario e complesso percorso di valorizzazione della professione, in Veneto, gli infermieri del Nursing Up hanno organizzato una manifestazione di protesta, con un sit in davanti alla Prefettura, per portare a conoscenza della collettività le complesse problematiche che affliggono gli operatori sanitari del territorio.”

Scudo, elmetto e spada

“Quella dei tempi di vestizioni, nella regione Veneto 5 minuti all’inizio del turno e 5 minuti alla fine, è una battaglia ben nota dal sindacato Nursing Up, vinta già in altre province. Ancora una volta gli infermieri italiani devono indossare scudo ed elmetto e sguainare la spada per far valere i propri sacrosanti diritti”.

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Alessio Biondino

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