Né angeli né eroi: gli infermieri sono esseri umani. Da sempre.

Redazione 20/11/20
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È da ieri che circola in rete un editoriale di Massimo Gramellini, giornalista, vicedirettore del Corriere della Sera e conduttore di diversi programmi culturali sulla Rai. Gramellini è il giornalista che più di tutti ha saputo cogliere la vera anima dell’infermiere. Inoltre, non è nuovo ai riconoscimenti alla categoria, famoso è il monologo in cui ringrazia gli infermieri.

L’editorialista punta direttamente al succo della questione: riconoscere il merito ad una categoria che non ha mai smesso di sacrificarsi. Senza vanificarne la professionalità con retoriche di eroismo e senza snaturarla dal suo mandato principale, la cura della persona e non della malattia.

Ebbene il suo editoriale è riuscito a cogliere il segno, la giusta via di mezzo, tra le alture angeliche ma lontane dal mondo reale e il freddo professionismo distaccato. Non siamo né angeli né eroi, ma professionisti con un forte senso di umanità. E il fatto che la gente non lo capisca è un problema più della società che nostro.


Un infermiere di Massimo Gramellini

Alla lunga lista di infermieri che ci hanno indotto a spargere lacrime buone durante la pandemia si aggiunge Emanuele Moretti, il trentenne originario dello Sri Lanka raccontato da Barbara Gerosa sul Corriere di Milano. In servizio presso l’ospedale di Lecco, la scorsa primavera accompagnò le ultime ore di un droghiere malato di Covid mostrandogli le foto dei nipotini e scandendo i loro nomi fino a quando è stato in grado di comprenderli. Le figlie sono venute a saperlo casualmente da un paziente che all’epoca condivideva la stanza con il padre. Nemmeno lui però conosceva il nome dell’infermiere, tanto che per scovarlo le due donne hanno dovuto lanciare un appello sui social. Emanuele ha detto: «Ho fatto solo il mio dovere», la frase preferita da tutti coloro che lo fanno con umanità.

In un contesto che costringe a morire senza affetti intorno, l’estraneo che chiude gli occhi ai malati fa la differenza. Nessun protocollo ospedaliero obbliga gli infermieri a comportarsi come Emanuele. Eppure sono in tanti a imitarlo, anche adesso che l’opinione (o emozione?) dominante non li considera più eroi, ma capri espiatori. Non so se lo facciano per vocazione, per bontà, o semplicemente perché quando ti trovi accanto al letto di una persona che se ne sta andando in solitudine, ti sale da dentro la voglia di aiutarla a compiere il grande salto. Non so perché lo facciano, ma lo fanno, e per questo trovo un po’ riduttivo definirli angeli o eroi. Sono qualcosa di più. Sono esseri umani.

Professione infermiere: alle soglie del XXI secolo

La maggior parte dei libri di storia infermieristica si ferma alla prima metà del ventesimo secolo, trascurando di fatto situazioni, avvenimenti ed episodi accaduti in tempi a noi più vicini; si tratta di una lacuna da colmare perché proprio nel passaggio al nuovo millennio la professione infermieristica italiana ha vissuto una fase cruciale della sua evoluzione, documentata da un’intensa produzione normativa.  Infatti, l’evoluzione storica dell’infermieristica in Italia ha subìto un’improvvisa e importante accelerazione a partire dagli anni 90: il passaggio dell’istruzione all’università, l’approvazione del profilo professionale e l’abolizione del mansionario sono soltanto alcuni dei processi e degli avvenimenti che hanno rapidamente cambiato il volto della professione. Ma come si è arrivati a tali risultati? Gli autori sono convinti che per capire la storia non basta interpretare leggi e ordinamenti e per questa ragione hanno voluto esplorare le esperienze di coloro che hanno avuto un ruolo significativo per lo sviluppo della professione infermieristica nel periodo esaminato: rappresentanti di organismi istituzionali e di associazioni, formatori, studiosi di storia della professione, infermieri manager. Il filo conduttore del libro è lo sviluppo del processo di professionalizzazione dell’infermiere. Alcune domande importanti sono gli stessi autori a sollevarle nelle conclusioni. Tra queste, spicca il problema dell’autonomia professionale: essa è sancita sul terreno giuridico dalle norme emanate nel periodo considerato, ma in che misura e in quali forme si realizza nei luoghi di lavoro, nella pratica dei professionisti? E, inoltre, come si riflettono i cambiamenti, di cui gli infermieri sono stati protagonisti, sul sistema sanitario del Paese? Il libro testimonia che la professione è cambiata ed è cresciuta, ma che c’è ancora molto lavoro da fare. Coltivare questa crescita è una responsabilità delle nuove generazioni. Le voci del libro: Odilia D’Avella, Emma Carli, Annalisa Silvestro, Gennaro Roc- co, Stefania Gastaldi, Maria Grazia De Marinis, Paola Binetti, Rosaria Alvaro, Luisa Saiani, Paolo Chiari, Edoardo Manzoni, Paolo Carlo Motta, Duilio Fiorenzo Manara, Barbara Man- giacavalli, Cleopatra Ferri, Daniele Rodriguez, Giannantonio Barbieri, Patrizia Taddia, Teresa Petrangolini, Maria Santina Bonardi, Elio Drigo, Maria Gabriella De Togni, Carla Collicelli, Mario Schiavon, Roberta Mazzoni, Grazia Monti, Maristella Mencucci, Maria Piro, Antonella Santullo. Gli Autori Caterina Galletti, infermiere e pedagogista, corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma.Loredana Gamberoni, infermiere, coordinatore del corso di laurea specialistica/ magistrale dal 2004 al 2012 presso l’Università di Ferrara, sociologo dirigente della formazione aziendale dell’Aou di Ferrara fino al 2010. Attualmente professore a contratto di Sociologia delle reti di comunità all’Università di Ferrara.Giuseppe Marmo, infermiere, coordinatore didattico del corso di laurea specialistica/ magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede formativa Ospedale Cottolengo di Torino fino al 2016.Emma Martellotti, giornalista, capo Ufficio stampa e comunicazione della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi dal 1992 al 2014.

Caterina Galletti, Loredana Gamberoni, Giuseppe Marmo, Emma Martellotti | 2017 Maggioli Editore

32.00 €  30.40 €

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