Il Papa: “Proteggi i medici, gli infermieri e il personale sanitario”

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Papa Bergoglio, nel Rosario anti-pandemia del primo Maggio tenutosi presso l’icona della Madonna del Soccorso posta nella Cappella Gregoriana della Basilica di San Pietro, ha pregato per quanti sono ancora impegnati a combattere contro la pandemia.

‘Proteggi chi è in prima linea’

Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite.

Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute. Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti” ha detto, implorando la Vergine di fronte a circa 150 fedeli, distanziati secondo le norme anti-Covid.

Ma non solo. L’invocazione di Francesco, infatti, non è stata solo a favore dei professionisti della cura e dei volontari; ma anche per tutte le persone che a causa del Covid hanno patito e stanno patendo sofferenze nemmeno immaginabili fino a qualche tempo fa.

‘Conforta quanti sono smarriti’

“Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ha detto il Pontefice, “volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima.

Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro”.

‘Illumina le menti di scienziati e governanti’

C’è stato spazio anche per gli scienziati e per i governanti, le cui intuizioni potrebbero accelerare la fine di questo incubo: Illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus. Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà”.

E ancora: “tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro”.

Autore: Alessio Biondino

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