Sospetto suicida, tre infermieri indagati
Iniziati da qualche giorno gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso, e le eventuali responsabilità, nei confronti di un paziente 40enne di Gagliano del Capo, trovato morto qualche settimana fa in un giardinetto del nosocomio “Vito Fazzi” nella provincia di Lecce. L’ipotesi più plausibile è che si sia lanciato dai piani alti dell’edificio per suicidarsi.
In seguito alla denuncia dei famigliari del paziente, i quattro indagati, un medico e tre infermieri, sono stati iscritti come atto dovuto sul registro degli indagati per omicidio colposo.
Il caso
Secondo le ricostruzioni sommarie disponibili, qualche giorno prima, per l’uomo è stato disposto il ricovero nel reparto di psichiatria ma in quanto positivo al Sars-Cov-2, è stato spostato nel reparto Covid dell’ospedale.
Fino alla sparizione nella notte, la ricerca forsennata e il ritrovo del corpo esanime qualche ora dopo da parte di un operatrice della postazione del 118.
I risultati dell’autopsia saranno depositati entro qualche mese ma nel frattempo i quattro indagati dovranno farsi assistere legalmente per avvalorare la loro posizione nei confronti della giustizia: i sanitari erano di turno in quelle ore e i famigliari chiedono di accertare i fatti, le cause della mancata sorveglianza e che tipo di terapia gli sia stata somministrata le ore precedenti.
L’uomo, che secondo la famiglia stava affrontando un periodo difficile, andava sorvegliato a vista e confinato in un reparto per la sua sicurezza, come soltanto un reparto di Psichiatria può garantire.
In attesa dei risultati degli accertamenti medico-legali e delle indagini, i sanitari oltre al probabile senso di colpa per l’accaduto, potrebbero affrontare un gravoso processo per i prossimi anni.
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