Qualità di vita del paziente in dialisi peritoneale

Dario Tobruk 24/04/17
Scarica PDF Stampa
E’ bene chiarire che in un’epoca in cui la maggior parte delle conquiste mediche ha permesso di aumentare la quantità della vita, il prossimo obiettivo è aumentarne la qualità. Un paziente in dialisi è un paziente che affronta numerose difficoltà: psicologiche (ansia, depressione, alterazione del sé), biologiche (stanchezza, malessere, complicanze) e sociali (ruolo e peso in famiglia, lavoro).

La Qualità di vita del paziente in dialisi peritoneale

Gli aspetti biologici saranno ovviamente limitati con un’adeguata terapia medica, un’adeguata assistenza, e la migliore educazione possibile. Nei limiti del possibile, lo sforzo tecnico e intellettuale dell’equipe della dialisi peritoneale limita i problemi di natura biologica e lo stress che comporta la sofferenza fisica.

Il lavoro per ogni persona è uno dei punti fondamentali per conservare il proprio stato psicologico, il lavoro dona la sensazione di autonomia e inserimento sociale. John Lennon disse: “Lavoro è vita, lo sai, e senza quello esiste solo paura e insicurezza.”. Per quei pazienti che sono già inserite nel mondo del lavoro e se lo permette il luogo di lavoro, l’equipe si occupa di ricreare nell’ambiente lavorativo una seconda stanza di dialisi per il paziente, in cui può effettuare lo scambio dialitico.

Mentre a quei pazienti giovani o se disoccupati che non sono ancora nel mondo di lavoro si consiglia di incontrarsi con un assistente sociale che gli indicherà la prassi burocratica per trovare un posto di lavoro avvantaggiandosi con le liste speciali per gli invalidi civili.

La vita di coppia nei pazienti dializzati

La qualità di vita del paziente in dialisi peritoneale e della vita di coppia è inclinata spesso dalla percezione negativa dell’immagine di sé, soprattutto nei pazienti giovani, dovuto alla presenza del catetere. L’uso di pancerine nelle giovani donne aiuta nel nascondere e proteggere il catetere durante l’attività sessuale. In quei pazienti in cui è possibile poi, si può permettere di lasciare l’addome libero la notte consentendo di sentirsi meglio durante l’atto sessuale. Un altro aspetto da ricordare è che bisogna comunicare al partner non solo i dubbi tecnici ma il proprio vissuto interno ed emozionale, in modo da instaurare un confronto e non creare conflitti interiori contro il partner.

Dialisi peritoneale ed esercizio fisico

Esercizio fisico viene sempre consigliato per mantenere il benessere. Anche una semplice passeggiata con il cane può aiutare a migliorare la circolazione, diminuisce la pressione arteriosa e rinforza muscoli e ossa che la dialisi danneggia. Ovviamente non deve essere estremo per essere benefico. Previo un consulto medico nei casi degli sportivi, la camminata attiva, la bicicletta e il ballo sono ammessi e consigliati.

Un libro di un infermiere esperto nell’attività fisica:

Rapporti famigliari

I figli o i nipoti piccoli, devono essere resi partecipi delle informazioni per evitare di alimentare in loro dubbi e false credenze. A volte vorranno essere d’aiuto quindi prevedere delle regole semplici per farli sentire d’aiuto.

Le vacanze e gli hobby per il paziente in dialisi peritoneale

I luoghi di vacanza sono facilmente raggiungibili se si organizza al meglio. In un’interazione tra le agenzie di viaggi e l’equipe, si può organizzare il materiale in loco.

Il resto della vita, come hobby, amicizie e abitudini devono essere incentivate se non comportano delle controindicazioni alla dialisi. Dare la sensazione al paziente che l’equipe è sempre disponibile anche solo per ascoltare è di vitale importanza, attraverso telefono, visite domiciliari, gruppi di incontro tra pazienti nuovi e vecchi, associazioni, visite periodiche al centro, si può stabilire un rapporto che non solo sia educativo ma anche terapeutico. Tutto questo influisce positivamente sulla qualità di vita del paziente in dialisi peritoneale.

il ruolo dell’infermiere

Perché la dialisi peritoneale non rappresenta solo una metodica intracorporea di scambio tra sangue e dialisato sfruttando la membrana peritoneale come membrana semimpermeabile, ma rappresenta la metodica per eccellenza per tutti quei pazienti, a cui è possibile indicarla poiché assente di controindicazioni, giovani e meno giovani che vogliono ancora conservare la propria autonomia gestionale assoluta sulla propria salute, un diritto civile e costituzionale da garantire sempre e comunque.

E per questo motivo che l’infermiere che lavora nell’ambito della dialisi peritoneale è un perno centrale per il paziente: chi meglio dell’infermiere, che tra le tante responsabilità e competenze che possiede, si occupa di assistere, educare alla salute, e promuovere l’indipendenza del cittadino può essere d’aiuto fondamentale per un paziente che ha bisogno di essere aiutato nei momenti più bui con gesti tecnici e professionali, che ha bisogno di ricevere risposte chiare e concise sul proprio stato di salute e sul proprio futuro, e che chiede una mano d’aiuto per riprendersi in mano la propria vita?

Se ti interessa l’argomento continua con la parte assistenziale e tecnica della dialisi peritoneale:

Dialisi Peritoneale: Guida Completa all’Assistenza Infermieristica

 

Dario Tobruk

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento