Una riflessione dell’Epifania per l’anno che viene: superare l’io per il noi

Redazione 06/01/23
Scarica PDF Stampa

Caro Platone, perdonaci. Le difficoltà vissute questi lunghi anni non hanno fatto altro che mostrare quanto possiamo essere ignoranti, e quanto non sia sufficiente “sbatterci la testa” per capire davvero la realtà.

Ignoranza, imprudenza, negligenza o pura strafottenza. Forse soltanto mancanza di rispetto verso gli altri è la causa per aver messo così spesso a rischio la salute di tutti.

Ciò che è successo negli ultimi anni, non ha precedenti nella nostra memoria. Speravamo che fosse un’ottima occasione per riflettere sulla caducità della vita, sull’ineluttabilità della morte, e magari sui veri valori su cui scommettere per migliorare la nostra vita qui su questa Terra. Per dare importanza a ciò che abbiamo, o a ciò di cui abbiamo davvero bisogno.

Invece non abbiamo fatto altro che dimostrare un agire basato esclusivamente su un “io” indipendente dagli altri. Incurante dell’inevitabile interdipendenza che ci collega gli uni agli altri.

Limitare la nostra libertà è stato davvero così terribile? Platone disse: “La libertà è riconoscere la necessità”.

La libertà collettiva di essere “liberi” dal pericolo di infezione, e di morte per i più fragili, è meno importante della libertà di farsi la settimana bianca?

È semplice riassumere su sé stessi ogni misura decisionale: io sono forte, io sono sano, io non mi sarei ammalato. Una prospettiva più ampia del proprio “io”, che colga “gli altri” e che comprenda l’umanità intera, avrebbe aiutato a comprendere l’importanza di alcune priorità rispetto ad altre.

Un aperitivo in meno, una vacanza in meno, un weekend in meno al centro commerciale. A cosa abbiamo davvero rinunciato? È stato davvero questo che ci ha reso “schiavi” di una dittatura sanitaria?

Per questo 2023, invitiamoci ad un proposito in più: iniziamo ad essere razionali, ragionevoli, in una parola umani. Che sia quindi un monito alla riflessione. Impariamo a diffondere valori come intelligenza, buon senso, e amore verso l’intera umanità.

Non solo “io” ma “noi”, anzi “noi tutti”.

Fonte: Filosofia Umana

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook Instagram)

Redazione