“Rimboccarci le maniche? Noi infermieri non accettiamo moralismi”

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Continua a fare parecchio rumore la questione degli infermieri di automedica costretti a fare anche da autisti per far risparmiare qualcosa all’azienda sanitaria di Bassano in Veneto (VEDI).

Nursind: “Nessuna lezione di moralità agli infermieri”

Dopo che il Direttore Generale dell’Ulss 7 pedemontana Bramezza ha dichiarato a Reteveneta che “Lo fanno tutti”, ma soprattutto dopo che la sindaca Elena Pavan ha esortato gli infermieri a “rimboccarsi le maniche” visto il periodo di difficoltà (VEDI), vi sono stati forti dissensi da parte degli organismi sindacali, dalla politica, dalle associazioni di categoria e dal personale sanitario tutto.

“C’è poco da rimboccare, gli infermieri hanno sempre fatto il loro dovere fino in fondo, anche oltre quello che era previsto e non accettiamo lezioni di moralità da nessuno tuona Andrea Gregori, segretario provinciale Nursind.

SIIET: “Ulteriore mancanza di rispetto”

E anche la SIIET (Società Italiana Infermieri Emergenza Territoriale), in una lettera piuttosto rovente, ha voluto discostarsi dalle imbarazzanti dichiarazioni della Pavan.

Nella missiva, firmata dal referente SIIET del Veneto Riccardo Berto, si parla di una ulteriore mancanza di rispetto verso la professione infermieristica, con la consapevolezza che oggi l’infermiere è la figura cardine dell’emergenza preospedaliera, che dovrebbe essere messa nelle condizioni di lavorare in sicurezza e dedicarsi alle persone che assiste, invece di vedere aggiunte incombenze che nulla hanno a che vedere con la propria professione”.

Scarsa valorizzazione

Berto, dopo aver invitato la sindaca a fare un passo indietro e a chiedere scusa, conclude: “Gli infermieri, per sua informazione, sono a disposizione ogni giorno e ogni notte, nonostante la scarsa valorizzazione che appare palese da atti come quelli che ella sta portando avanti”.

Alessio Biondino

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