Chi è più sicuro dal Covid: chi è guarito o chi è vaccinato?

Redazione 06/09/21
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Chi è più sicuro dal Covid: chi è già guarito o chi è vaccinato? Le ricerche e gli studi stanno cercando di rispondere in maniera univoca a questa domanda. Tutte le risposte disponibili ad oggi e che emergono dagli studi internazionali.

Chi è più sicuro dal Covid?

La variante Delta, di certo, non aiuta a semplificare le cose e le poche certezze emerse dai primi studi sono inevitabilmente compromesse da un nuovo attore virale che ha cambiato le carte in tavola.

Gli aspetti giuridici dei vaccini

La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine. Il presente lavoro intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità.   Fabio M. DonelliSpecialista in Ortopedia e Traumatologia, Medicina Legale e delle Assicurazioni e in Medicina dello Sport. Profes­sore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano nel Dipartimento di Scienze Biomediche e docente presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Già docente nella scuola di Medicina dello Sport dell’Uni­versità di Brescia, già professore a contratto in Traumatologia Forense presso l’Università degli Studi di Bologna e tutor in Ortopedia e Traumatologia nel corso di laurea in Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Siena. Responsabile della formazione per l’Associazione Italiana Traumatologia e Ortopedia Geriatrica. Promotore e coordinatore scientifico di corsi in ambito ortogeriatrico, ortopedico-traumatologico e medico-legale.Mario GabbrielliSpecialista in Medicina Legale. Già Professore Associato in Medicina Legale presso la Università di Roma La Sapienza. Professore ordinario di Medicina Legale presso la Università di Siena. Già direttore della UOC Me­dicina Legale nella Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Direttore della Scuola di Specializzazione in Me­dicina Legale dell’Università di Siena, membro del Comitato Etico della Area Vasta Toscana Sud, Membro del Comitato Regionale Valutazione Sinistri della Regione Toscana, autore di 190 pubblicazioni.Con i contributi di: Maria Grazia Cusi, Matteo Benvenuti, Tommaso Candelori, Giulia Nucci, Anna Coluccia, Giacomo Gualtieri, Daniele Capano, Isabella Mercurio, Gianni Gori Savellini, Claudia Gandolfo.

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Chi è guarito dal Covid deve vaccinarsi lo stesso? E con quante dosi? Se le prime raccomandazioni dell’AIFA indicano una dose di vaccino entro i primi sei mesi e non oltre l’anno, la nuova variante mette in dubbio questa prescrizione.

Difatti, il Center for Disease Center, nelle sue raccomandazioni, non pone un numero di dosi specifico per chi sia guarito, indicando di fatto che, a prescindere dalla guarigione o meno, il consiglio sia quello di completare il ciclo vaccinale con entrambe le dosi. Dello stesso avviso anche l’OMS che al pari del Cdc non parla di un numero di dosi determinato.

Immunità naturale o vaccinale?

Ad oggi, le ricerche dimostrano come il ciclo vaccinale completo sia la via migliore per essere più protetti dal Covid.

L’immunità naturale ha una durata estremamente variabile. Inoltre per essere acquisita bisogna superare un contagio con il rischio di malattia grave e sindromi da long-covid. Il ciclo vaccinale rimane, quindi, la via più sicura.

Per quanto la campagna anti-vaccinale sembra insinuare, la risposta immunitaria indotta dal vaccino risulta quella meno variabile, meno rischiosa, più protettiva rispetto alle varianti.

Queste affermazioni sono confermate dalla British Society for Immunology che ha diffuso un’infografica tramite social media per contrastare l’idea che guarire dal Covid sia più sicuro della vaccinazione.

Immunità mista: la più protettiva?

Per allargare il contesto scientifico, è necessario citare anche gli studi che affermano il contrario di quanto confermato sinora. Secondo uno studio israeliano (ancora in attesa di peer-review) che ha analizzato le casistiche degli esiti di chi ha completato il ciclo, ha fatto solo una dose e di chi non si è vaccinato, sembra confermare che l’immunità naturale sia più protettiva contro le reinfezioni rispetto al vaccino.

Ed eventualmente come solo una dose di vaccino possa rinforzare questa condizione, così come ad oggi confermato dalle autorità italiane. Le conclusioni dello studio sono lapidarie e aprono ad una nuova controversia scientifica. Prontamente la comunità scientifica si è posta il dubbio della validità dei risultati.

Si legge dal paper: “l’immunità naturale conferisce una protezione più lunga e più forte contro l’infezione, la malattia sintomatica e l’ospedalizzazione causate dalla variante Delta del Sars-CoV-2, rispetto all’immunità indotta da due dosi del vaccino BNT162b2”.

Si deduce, quindi, che la migliore scelta tra immunità naturale e quella indotta dal solo vaccino, sia l’immunità mista: il vaccino in persone già infettate sembra indurre la migliore risposta anticorpale quantitativa e qualitativa. Ulteriori studi dovranno, a questo punto, confermare soltanto se sarà necessario una o più dosi per essere finalmente sicuri dal Covid.

Fonte: Wired.it

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