L’enteroclisma è una procedura abbastanza semplice se compiuta da persone preparate o meglio professionisti. Se vengono rispettate tutte le precauzioni del caso, generalmente non comporta rischi. Al contrario, per chi non ha sufficiente praticità nell’esecuzione del clistere evacuativo il rischio di conseguenze gravissime come la lacerazione della parete rettale e concomitante emorragia è molto alto.
Indice
Scopo di un enteroclisma
Scopo della procedura di esecuzione di un clistere evacuativo è quella di favorire o indurre l’evacuazione, ammorbidendo le feci, instillare nel tratto liquidi o farmaci a scopo terapeutico o pre-diagnostico e preparare il paziente ad interventi chirurgici
Materiale necessario per eseguire un clistere evacuativo
Il necessario per eseguire un enteroclisma o clistere evacuativo è:
- traversa e cerata;
- apparecchio per clistere pluriuso o monouso: è composto da un contenitore con acqua a temperatura adeguata (37°-38°), un tubo irrigatore con un morsetto per aprire o chiudere l’irrigazione e una sonda rettale monouso;
- lubrificante idrosolubile;
- guanti monouso e dispositivi di protezione individuale come il camice o la visierina;
- padella e/o sedia a comoda;
- garze non sterili;
- biancheria di ricambio;
- occorrente per l’igiene personale;
- asta fleboclisi o piantano per flebo;
- termometro.
Procedura per l’esecuzione di un clistere evacuativo
- Preparare anticipatamente il materiale necessario (diminuisce il rischio di errori e perdite di tempo).
- Fornire alla persona le informazioni di competenza relative alla procedura (migliora la compliance).
- Garantire il diritto alla riservatezza della persona (usare paraventi, chiudere la porta, allontanare parenti e persone estranee, ecc…).
- Praticare il lavaggio sociale delle mani ed indossare guanti monouso, camice e visierina (diminuisce il rischio di contagio da materiale fecale).
- Proteggere il letto con cerata e traversa.
- Preparare la soluzione da irrigare secondo le disposizioni cliniche con temperatura tra i 37°- 38°C:
- verificare la temperatura con il termometro;
- inserire nel contenitore la soluzione;
- aprire il morsetto del tubo irrigatore fino a riempire di soluzione interamente il tubo (far defluire il liquido nel lume per evitare che il volume d’aria comporti distensione addominale e fastidio).
Cosa valutare alla fine del clistere evacuativo
Verificare che il paziente avverta benessere (esito positivo della procedura), o se non abbia trovato l’esperienza disagevole o peggio se avverta sintomi avversi come dolore addominale, che nel caso dovranno essere comunicati al medico. Verificare e documentare consistenza, aspetto e colore delle feci, se presenti tracce ematiche, segnalarlo immediatamente e tenere la persona sotto stretta osservazione.
Fonte e approfondimenti
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram)
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a cura di Franco Pesaresi | Maggioli Editore 2021