Infermiere visita paziente senza medico. La morte del paziente, avvenuta nella notte di Ferragosto, riporta al centro dell’attenzione la questione delle responsabilità professionali in ambito infermieristico. 
Ora che la famiglia ha ottenuto un risarcimento milionario, l’Azienda sanitaria è intenzionata a rivalersi sull’infermiere coinvolto.
            
Infermiere visita paziente senza medico e il paziente muore
                La notizia è stata diffusa da pochi giorni ma il fatto è avvenuto esattamente durante la notte di Ferragosto al pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria, in provincia di Ragusa.
Un paziente di 78 anni viene accolto con sintomi che richiamano dolori toracici, e l’infermiere di triage che si trova al centro della vicenda, dopo aver eseguito un elettrocardiogramma, sembra abbia somministrato un antispastico e un diuretico senza il consulto del medico di reparto, congedando il paziente con diverse rassicurazioni sul suo stato di salute.
Oltre all’incredibile e sconsiderata avventatezza del collega che in piena libertà si prende una simile responsabilità – e a questo punto andrebbero indagate anche le prassi comuni del servizio, per cui il modus operandi dell’infermiere, a nostro avviso, e ovviamente in attesa delle indagini, ci induce un forte sospetto di convivenza del comportamento – la dimissione ha avuto purtroppo un esito negativo.
Ulteriori accertamenti avrebbero constatato una probabile dissezione in presenza di un aneurisma dell’aorta addominale.
            
                Anche la presenza di una corretta valutazione elettrocardiografica è ancora da valutare alla luce dell’indagine. 
È a ragione di ciò che consigliamo il consulto e lo studio del manuale “ECG Facile: dalle basi all’essenziale” di Dario Tobruk, infermiere con esperienza pluriennale in cardiologia e divulgazione medico-scientifica. 
Il manuale è un testo che continua a ricevere un numero crescente di recensioni positive su Amazon, per la sua semplicità e chiarezza.
È disponibile anche su MaggioliEditore.it. 
Questo manuale ti aiuterà a comprendere meglio i meccanismi del cuore e le sue funzioni, aumentando il livello di confidenza con eventi che potrebbero essere patologici senza la necessità di dover porre diagnosi, ma con la semplice comprensione dei segni elettrocardiografici di patologie cardiache, e l’eventuale allerta del medico di competenza.
In generale, se sei interessato alla medicina e alla cardiologia, sarà un’ottima risorsa per apprendere le basi essenziali della lettura dell’ECG.
            
ECG facile: dalle basi all’essenziale
ECG facile
Quando un infermiere entra in un nuovo contesto lavorativo, viene investito da un’onda di gigantesche proporzioni di protocolli, nozioni, dinamiche, relazioni e migliaia di cose da sapere. Fortunatamente, però, la saggezza professionale insegna che le cose hanno, alla fine, sempre la stessa dinamica: prima è tutto difficile, poi diventa normale, e prima o poi le cose si faranno semplici. È un ciclo che si ripete. Quale che sia il reparto o il servizio, prima si affronterà la montagna e prima si potrà godere della vista incantevole dei picchi a fianco delle nuvole, e scendere a valle soddisfatti del cammino, pronti per la prossima sfida. L’interpretazione dell’elettrocardiogramma è una di queste sfide. Lo scopo di questo breve manuale è guidare il sanitario, per quanto sia possibile, verso il pendio più semplice da scalare, aiutandolo passo dopo passo ad acquisire gli strumenti per non cedere mai di fronte alle avversità. A differenza dei numerosi manuali di autoapprendimento all’interpretazione dell’ECG disponibili nelle librerie e sul mercato, questo testo non è stato pensato per medici, ma è scritto e pensato per il personale sanitario come l’infermiere o, se volete, il tecnico sanitario perfusionista o di radiologia, che ogni giorno si confrontano con questo meraviglioso strumento di indagine. Il manuale tra le vostre mani ha il solo scopo di farvi sviluppare un unico superpotere: saper discriminare un tracciato normale da uno patologico, sapere quando dovrete segnalarlo al medico, e possibilmente salvare la vita del paziente. Scusate se è poco! Dario Tobruk Infermiere di area critica, ha lavorato in Cardiologia e UTIC e si è specializzato in ambito cardiologico. Da sempre persegue l’obiettivo di occuparsi di informazione, divulgazione e comunicazione medico-scientifica. In collaborazione con la casa editrice Maggioli, ha fondato dimensioneinfermiere. it, che tuttora dirige.
Dario Tobruk | Maggioli Editore 2021
16.63 €
Risarcimento alla famiglia di 1 milione di euro
                Vedova e figli del 78enne chiedono giustizia denunciando direttamente l’Azienda presso il tribunale Ibleo, che accorda un risarcimento complessivo di circa 1 milione di euro, in quanto ritenuta responsabile per il comportamento dei propri dipendenti, e in questo caso dell’infermiere in servizio.
Comportamento definito “gravemente negligente“, per cui l’Azienda ora tenta di rivalersi contro il dipendente stesso per l’ammanco di cassa.
La Corte d’Appello di Catania ha accolto favorevolmente il ricorso di rivalsa verso l’infermiere che ha visitato il paziente senza coinvolgere il medico ma che, ricordiamo, non è stato direttamente coinvolto dalla causa per morte in quanto non denunciato direttamente dai familiari, che possono scegliere contro chi rivalersi.
In caso di vittoria dell’ASP di Ragusa, per l’infermiere potrebbe essere rivista l’esclusione dal risarcimento in quanto, per effetto della Legge Gelli, anche se non 1 milione di euro, verrà costretto a versare fino al triplo del valore maggiore del reddito lordo percepito in un anno del triennio in cui è avvenuto l’evento.
            
Fonti dell’articolo: ANSA.it
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
 
             
                     
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                        
        
     
        
     
        
     
        
    
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