Non bastavano le innumerevoli pacche sulle spalle, le promesse non mantenute, gli aumenti ridicoli all’orizzonte e una misera moneta da due euro (ironia della sorte…) per commemorare lo sforzo e l’impegno degli operatori sanitari durante la pandemia.
Una medaglia d’oro per dire “grazie”
Adesso, intanto che si è in piena trattativa per il rinnovo contrattuale del comparto sanità (con aumenti retributivi vergognosi), è arrivata l’ennesima idea che sembra studiata apposta per continuare a parlare di “eroi” e di “angeli”: una bella medaglia d’oro per il personale sanitario.
Avete capito bene. Ieri (notizia riportata da Cremona Oggi), in occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime del Sars-Cov2, al consiglio comunale di Cremona è stata anticipata la proposta di attribuire la medaglia d’oro ai medici, agli infermieri e a tutti gli altri operatori che si sono battuti come leoni contro il Coronavirus.
Riconoscimento per il lavoro svolto
“Come noto, molti operatori anche del nostro territorio sono morti nell’esercizio della loro professione, vittime di una pandemia che soprattutto nella prima ondata ci ha trovato impreparati.
Riteniamo giusto che il riconoscimento sia attribuito alla totalità degli operatori poiché, ciascuno nel suo ruolo, ha contribuito a fronteggiare una situazione che è stata per tutti particolarmente provante.
Agli operatori è toccato anche l’ingrato compito di assistere a tanti decessi, in una condizione di isolamento, dove i familiari non potevano essere presenti. E gli operatori erano emotivamente caricati di essere gli unici riferimenti da un lato per i pazienti gravi e dall’altro per i familiari.
La medaglia d’oro rappresenta quindi il riconoscimento di tutto questo straordinario lavoro che ha salvato vite, aiutato e sostenuto famiglie e indicato a tutti noi una strada di cura e vicinanza alla comunità”.
Ennesima pacca sulla spalla
È questa la nota che, firmata da Roberto Poli (capogruppo Pd), Enrico Manfredini (capogruppo di Fare Nuova la Città-Cremona Attiva) e Lapo Pasquetti (capogruppo Sinistra per Cremona), vuole evidentemente esprimere sincera gratitudine e premiare chi, con spirito di sacrificio e abnegazione, ha portato avanti la baracca sgangherata del nostro SSN in un periodo così complicato, ma…
Di fatto, rappresenta l’ennesima pacca sulla spalla di cui il personale sanitario, infermieri in primis, non vogliono proprio più sentir parlare: urgono riconoscimenti reali, il tempo dei “bravi” e dei “grazie” è terminato da un bel pezzo.
Speranza: “Servono più medici e infermieri e bisogna trattarli meglio”
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