Indice
- Cosa sono gli antisettici?
- A cosa serve un antisettico?
- Perché usare gli antisettici?
- Perché non usare gli antisettici?
- Quando usare gli antisettici?
- Qual è la differenza tra antisettico e disinfettante?
- Come capire se una ferita è infetta?
- Cosa fare se una ferita è infetta?
- Quali sono i prodotti antisettici per la disinfezione delle ferite?
- Fonti e approfondimenti
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La gestione delle lesioni cutanee è una competenza centrale per tutti i professionisti della salute: una valutazione accurata e un trattamento appropriato possono determinare la differenza tra un decorso favorevole e complicanze importanti. Questo manuale offre una panoramica completa e aggiornata del Wound Care, con un taglio fortemente operativo e supportato dalle più recenti evidenze scientifiche e linee guida internazionali.Il volume accompagna il lettore lungo l’intero percorso assistenziale: dalla valutazione del paziente e della lesione alla pianificazione del trattamento, fino al monitoraggio dell’evoluzione clinica e alla prevenzione delle complicanze. Ampio spazio è dedicato alle diverse tipologie di lesioni cutanee, acute e croniche, alla fisiopatologia della cute lesa, ai principi del Wound Care moderno e ai criteri per la scelta ragionata delle medicazioni. Schede tecniche, casi clinici, immagini esplicative e strumenti di sintesi favoriscono il collegamento immediato tra teoria e pratica, stimolando il ragionamento clinico e la capacità decisionale dell’operatore. Ogni capitolo è pensato per essere consultato anche singolarmente, in funzione delle esigenze assistenziali del momento. Completano l’opera test di autoapprendimento con relative soluzioni, conclusioni con approfondimenti consigliati, un’ampia bibliografia e una sitografia ragionata. A chi si rivolge- Il testo è destinato a:- infermieri- medici- fisioterapisti- OSS- studenti delle professioni sanitarie- formatori e responsabili clinici Contenuti principali- fondamenti di valutazione del paziente e della lesione- classificazione delle lesioni acute e croniche e fisiopatologia della cute lesa- principi del Wound Care contemporaneo e gestione dell’ambiente di lesione- criteri per la scelta delle medicazioni in base alla fase di guarigione e alle condizioni del paziente- strategie per la prevenzione delle complicanze e la riduzione del rischio- integrazione del Wound Care in un approccio multidisciplinare e centrato sulla persona- sintesi operative sulla valutazione e sull’implementazione del trattamento, con rapide “mappe” di consultazione- test di autoapprendimento, conclusioni con suggerimenti di studio, bibliografia indicizzata e sitografia. Punti di forza- Impostazione pratica, chiara e immediatamente spendibile nella realtà clinica.- Forte integrazione tra teoria, casi clinici, schede tecniche e iconografia.- Costante riferimento a linee guida e raccomandazioni evidence-based. – Struttura modulare che consente la consultazione per problemi o per tipologia di lesione. – Strumenti per la formazione continua: test di autoapprendimento con soluzioni e proposte di approfondimento.- Attenzione all’approccio multidisciplinare e alla centralità della persona assistita, con ricadute sulla qualità di vita e sull’uso appropriato delle risorse. Profilo dell’autoreDario Tobruk è Content Manager del sito Dimensioneinfermiere.it e Wound Care Specialist. Collabora con case editrici, provider e società scientifiche per la produzione di contenuti scientifici e divulgativi in ambito sanitario, con particolare attenzione alla diffusione di buone pratiche cliniche e alla promozione dell’aggiornamento professionale degli operatori.
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Cosa sono gli antisettici?
Idealmente un antisettico dovrebbe avere un’azione selettiva sui patogeni, senza mostrare tossicità o effetti dannosi all’organismo. Purtroppo ciò non è così, e quando si sceglie un antisettico piuttosto che un altro andrebbero considerati un certo numero di fattori.
A cosa serve un antisettico?
Rispetto agli antibiotici che agiscono su particolari popolazioni microbiche, gli antisettici sono generalmente in grado di agire su un ampio spettro di microorganismi, ma come i primi anche gli antisettici sono in grado di provocare resistenze nelle popolazioni infettanti e la loro efficacia e sicurezza è ancora messa in discussione dall’assenza di solide prove di efficacia.
Perché usare gli antisettici?
La disinfezione del letto della ferita è efficace in quanto elimina ciò che provoca l’infiammazione (l’infezione) e la ferita può tornare al suo processo di riparazione fisiologico del tessuto.
Un altro motivo per preferire gli antisettici è che, seppure non siano esenti dai fenomeni della resistenza batterica, rispetto a quella provocata dagli antibiotici è nettamente inferiore. Inoltre, nella maggior parte dei casi, l’utilizzo degli antisettici è sufficiente per controllare la contaminazione batterica e non rendere necessario l’uso di antibioticoterapia sistemica.
Inoltre, seppure non hanno selettività batterica come gli antibiotici, sono efficaci contro batteri miceti protozoi ed endospore inclusi batteri di difficile trattamento antibiotico (MRSA).
Perché non usare gli antisettici?
Quando usare gli antisettici?
In conclusione, le soluzioni antisettiche nel wound care dovrebbero essere utilizzate in modo selettivo, stabilendo se il possibile effetto tossico sia controbilanciato dal possibile vantaggio legato all’azione antimicrobica.
Qualche autore, consiglia l’uso solo per quelle ferite in cui la gestione della carica batterica abbia una priorità maggiore rispetto alla stimolazione della guarigione, o persino di riservarne l’uso per le ulcere senza aspettative di guarigione.
Qual è la differenza tra antisettico e disinfettante?
Come capire se una ferita è infetta?
- con contaminazione della ferita viene definita la presenza di microrganismi nella lesione che non si replicano attivamente;
- con colonizzazione della ferita si definisce la replicazione attiva di organismi aderenti alla lesione ma che non provocano danno all’ospite;
- con infezione della ferita definiamo la presenza di microrganismi in attiva replicazione all’interno di una lesione, con conseguente danno all’ospite.
I segni dell’infezione conclamata della ferita sono molteplici ma tra i più comuni possiamo indicare: gonfiore, tumefazione e arrossamento della cute perilesionale, cattivo odore e dolore, essudato abbondante e purulento, tessuto fragile che tende a sanguinare, aumento delle dimensioni della lesione e, in caso di disseminazione a livello sistemico (sepsi), potranno presentarsi altri segni come febbre e tachicardia, fino allo shock settico.
Cosa fare se una ferita è infetta?
Oltre a ciò sarà necessario trattare e correggere anche tutte le cause concomitanti che inficiano le performance di auto-guarigione del paziente come il controllo della glicemia e del diabete, una corretta nutrizione, la gestione delle insufficienze vascolari, un’adeguata igiene e così via.
In alcuni casi selezionati, nonostante ricerche ed evidenze ormai lo sconsigliano da diversi anni, potrebbe essere richiesto d’eseguire un tampone colturale della ferita o, in caso di segni sistemici di infezione, ancora un esame colturale del sangue per verificare se necessario la somministrazione di un’adeguata terapia antibiotica.
Per quanto riguarda la pratica della disinfezione della ferita, esistono diverse discordanze che impediscono un consenso unanime nella scelta e nell’uso degli antisettici e le stesse linee guida internazionali non dissipano i dubbi degli operatori.
La pratica della disinfezione delle lesioni è caratterizzata dalla mancanza di un condiviso consenso scientifico sia riguardo gli agenti antisettici che le modalità e i tempi di applicazione; inoltre né infermieri né medici possono contare su linee guida internazionali in grado di dirimere i dubbi che spesso assillano gli operatori nella gestione quotidiana di ferite sporche o contaminate.
L’organizzazione internazionale EPUAP (European Pressure Ulcer Advisory Panel) afferma che gli antisettici non dovrebbero essere in maniera routinaria per detergere e disinfettare le ulcere ma andrebbero presi in considerazione soprattutto quando la carica batterica deve essere gestita. E dovrebbero essere utilizzati solo per il periodo necessario a ridurre la flogosi perilesionale e migliorare la detersione dell’ulcera (evidenza C).
Quali sono i prodotti antisettici per la disinfezione delle ferite?
Fonti e approfondimenti
- Caula C. L’ulcera infetta: riconoscimento e gestione infermiereistica (in) Caula C, Apostoli A. Cura e assistenza al paziente con ferite acute e ulcere croniche. Maggioli Editore, 2018. [libro in fondo all’articolo]
- Badino G, Fattori A, Nurchis C, Paggi B. Detersione e Antisepsi: cosa sapere e ricordare per la buona pratica clinica. Wound Care Pills (AISLEC) [Link]
- Finzi G. et al. Linee guida per il corretto utilizzo degli antisettici – disinfettanti. Edicom, Milano. [Link]
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
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