Le dichiarazioni del presidente della commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia, Fabiano Amati (Pd) e promotore della proposta di legge per estendere l’obbligo alla vaccinazione anti-Covid al personale sanitario, non lasciano dubbi.
“Il rifiuto della vaccinazione tra il personale sanitario ha percentuali preoccupanti, in alcune province si stima circa il 30%, e in tanti stanno addirittura rifiutando il richiamo. Una situazione gravissima che suggerisce la decisione di portare subito in aula la legge sull’obbligo“.
Proposta legislativa che ha già ottenuto il via libera dalla commissione Sanità e che ora approderà in Consiglio. Prosegue Fabiano Amati: “In generale non si può scegliere di contagiare gli altri, figurarsi in ambito sanitario e per di più nell’ambito delle iniziative di contrasto a una delle più grandi e gravi pandemie registrate nella storia conosciuta dell’umanità. Gli operatori sanitari dovrebbero essere i primi a volere l’ampia diffusione della pratica vaccinale, proprio perché sanno meglio degli altri cosa significhi ammalarsi di Covid-19″. Per questo un rifiuto non può essere interpretato come un atto di libertà individuale, ma come disprezzo della salute altrui. A questo punto l’obbligo mi sembra ancor più indispensabile“.
Ecco il testo del provvedimento:
“Operatori sanitari e vaccinazione anti-Coronavirus-19. Applicazione della legge regionale 19 giugno 2018, n. 27 (Disposizioni per l’esecuzione degli obblighi divaccinazione degli operatori sanitari)”
Art.1
Operatori sanitari e vaccinazione anti-Coronavirus-19. Applicazione della legge regionale 19 giugno 2018, n. 27
- Le disposizioni di sicurezza previste, dalla legge regionale 19 giugno 2018, n. 27 (Disposizioni per l’esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari) e dal successivo regolamento attuativo, a carico degli operatori sanitari per prevenire e controllare la trasmissione delle infezioni occupazionali e degli agenti infettivi ai pazienti, ai loro familiari, agli altri operatori e alla collettività, si applicano anche per la vaccinazione anti-Coronavirus-19, purché la pratica di prevenzione sia prescritta in forma di obbligo o raccomandazione dalla legislazione statale, ovvero qualora la sua raccomandabilità possa intendersi derivata in coerenza con la legislazione statale eccezionale e d’emergenza, oppure sia prevista da atti amministrativi nazionali, comunque denominati, diretti a favorire la massima copertura vaccinale della popolazione e per questo aventi efficacia integrativa del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale.
Chi si rifiuta deve cambiare mestiere
“Medici e infermieri devono fare il vaccino anti-Covid. Chi opera in campo sanitario e si rifiuta, deve cambiare mestiere” non può essere più chiaro di così il prof. Massimo Galli, infettivologo del Sacco di Milano che, intervenendo al programma L’Aria che tira (La7), scoperchia il Vaso di Pandora.
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Fonte: ANSA.it – quotidianosanita.it
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