Stop mascherine dal 1° maggio e Green Pass: cosa ha deciso il governo?

Dario Tobruk 26/04/22
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Dal primo maggio stop dell’obbligo delle mascherine e dell’esibizione del Green Pass nella maggior parte dei luoghi pubblici e privati. La decisione definitiva del governo è attesa per metà settimana ma alcuni punti sembrano già confermati da molte indiscrezioni: per strutture sanitarie e professionisti sanitari le regole rimarranno vigenti almeno fino al 31 dicembre.

Primo maggio, stop mascherine e green pass

Il governo, in concerto con i tecnici del Ministero della Salute, approderà ad un nuovo decreto con cui sancire, dal 1 maggio, lo stop a mascherine e green pass. Nonostante le preoccupazioni dovute ad un recente aumento dei contagi, la via della riduzione delle misure di contenimento del virus è in corso di realizzazione.

Stop mascherine

Oltre all’impegno preso dalla politica di rimuovere l’obbligo della mascherina, non si conoscono ancora nel dettaglio in quali luoghi sarà previsto poter entrare senza.

In forse: cinema, negozi, supermercati e molti luoghi in cui sono previsti grandi assembramenti di persone come bar e ristoranti. Rimane certo che nei luoghi di lavoro e all’interno dei mezzi di trasporto l’uso delle mascherine sarà obbligatorio per qualche settimana ancora o forse per l’intera stagione primaverile.

In attesa la conferma dell’obbligo o meno della mascherina chirurgica o delle Ffp2.

È quasi certo che, nelle strutture sanitarie e per i professionisti sanitari, secondo il principio di massima prudenza, l’uso delle mascherine rimarrà un obbligo per quanto più tempo possibile.

Stop Green Pass

Notizie più certe arrivano dal fronte green pass. Secondo molte fonti non sarà più obbligatorio esibire il green pass ad eccezione delle strutture sanitarie e nei confronti dei professionisti sanitari “per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre“. Quindi nessuna sanatoria prevista per i sanitari no-vax.

I luoghi in cui sarà prevista l’eliminazione del green pass riguarderanno probabilmente:

  • attività sportive
  • attività culturali, ricreative, per il benessere e d’intrattenimento
  • luoghi di lavoro, escluso le strutture sanitarie
  • ristorazione e simili
  • attività formative
  • mezzi di trasporto (non dal primo maggio)

Cosa dice la scienza?

L’uso delle mascherine, insieme ad altre misure come il distanziamento sociale e la campagna vaccinale, è scientificamente dimostrata come in grado di ridurre l’impatto dell’infezione.

L’eliminazione di questa metodica dovrà essere attentamente monitorata per valutare l’impatto sulla popolazione al netto della maggior libertà personale dopo due anni di contenimento e costrizioni. Bene il ritorno alla normalità ma l’allerta dovrà rimanere alta per molto tempo ancora.

Fino alla fine della pandemia è doveroso ricordare come l’obbligo dell’uso delle mascherine potrebbe ritornare in qualsiasi momento, e che nulla può essere dato per scontato, anche se, un comportamento responsabile e rispettoso delle minime misure di contenimento del virus, potrebbe finalmente renderle definitive.

Autore: Dario Tobruk 

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