5 problemi di salute che rendono il lavoro dell’infermiere un inferno!

Redazione 20/01/22
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Fare l’infermiere non è certo facile, gran parte della nostra giornata è spesa nel tentativo di rispondere ai mille bisogni dei nostri assistiti, qualsiasi sia la loro patologia. Spesso poi, l’ambiente di lavoro è tossico per il personale stesso e questa enorme tensione si aggiunge alle numerose sfide che bisogna superare ogni giorno.

Il rischio di contrarre malattie sul luogo di lavoro è sempre dietro l’angolo e lo stress dei turni colpisce sia lo spirito che il corpo. Insomma, tutti questi fattori rendono la professione infermieristica causa di tantissimi problemi di salute che rendono la nostra vita ancora più difficile di quanto lo meriti.

Per questo motivo abbiamo voluto riportare una lista dei 5 problemi di salute più comuni negli infermieri, in modo che ognuno di noi ne prenda coscienza e inizi non solo a prendersi cura del paziente, ma anche, e soprattutto, di sé stessi.

Mal di testa

Il mal di testa è probabilmente un problema di salute che tutti gli infermieri hanno sperimentato almeno una volta nella loro vita professionale. Se il problema persiste, hai continuamente un forte mal di testa, con una sensazione pulsante in un solo lato della testa e il dolore è lancinante, è probabile che tu abbia un’emicrania.

Le cause dell’emicrania possono essere molteplici e andrebbero indagate con il proprio medico ma per ridurre il problema dovresti ridurre i caffè, nutrirti in maniera sana ed idratarti continuamente durante il turno. In ultimo ma non meno importante la regolazione del sonno: per quanto i turni possano renderlo difficile dovrebbe essere assicurato sufficiente quantità e qualità di un sonno regolare.


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Stress mentale

Una delle condizioni più debilitanti che guastano la vita degli infermieri è lo stress mentale. Colleghi poco simpatici, pazienti esigenti, superiori pretenziosi e troppi turni notturni possono influire sulla tua capacità di sopportare lo stress mentale con ricadute anche gravi sulla propria salute e sulla propria qualità di vita che sfociano in problemi di insonnia e persino un aumentato rischio cardiovascolare.

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L’incapacità di gestire correttamente i bisogni emotivi degli assistiti, inoltre, può essere percepita come il colpo di grazia che fa cadere in burn-out. In questo caso, spesso l’attività fisica può aiutare a scaricare la tensione e i una migliore qualità del sonno può aiutare a ricaricare le energie ma, se ciò non fosse sufficiente, è necessario richiedere l’aiuto di un professionista della salute mentale per affrontare il problema. Rimandare non è mai una soluzione e potrebbe solo peggiorare la situazione.

Ansia

Oltre allo stress, c’è un’altra circostanza che tutti gli infermieri sperimentano, l’ansia. Visto che sarai esposto a varie patologie, e a molte terribili storie  di malattia e morte, diventerai sempre ansioso, specialmente in questi ultimi anni di pandemia.

Se sperimenti abitualmente attacchi di ansia, non dovresti esitare a consultare un medico e uno psicologo. È del tutto naturale provare questa sensazione debilitante, soprattutto se sei un infermiere, e non dovresti vergognartene. Abbiamo vissuto e continuiamo a vivere disagi immaginabili per la maggior parte delle persone attorno a noi, ti meriti un aiuto valido e professionale.

Come per altri problemi di salute, per combattere l’ansia dovresti garantirti un riposo adeguato e dormire sufficientemente (dalle 6 alle 8 ore nelle 24 ore almeno). Un altro strumento di guarigione fondamentale è il rilassamento, e più è stressante il tuo reparto, maggiore sarà il bisogno di rilassarsi: il metodo migliore per rilassarsi è sicuramente la mindfulness, una tecnica di meditazione collaudata da migliaia di anni per ricreare ogni volta che ne senti il bisogno un’oasi di pace interiore.

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Evita di mangiare cibo-spazzatura o come viene chiamato in questo caso comfort-foodun cibo utile solo per confortarsi quando ci si sente tristi e di cattivo umore. Anche se il beneficio è veloce, mangiare troppo cibo malsano renderà il tuo corpo più debole e renderai più difficile la guarigione e il tuo recupero psico-fisico.

Infine, se il problema ha raggiunto livelli eccessivi, tali da influire negativamente con la tua vita e il tuo lavoro, prendi in considerazione la possibilità di farti aiutare da uno psichiatra, che può scegliere o meno di farti assumere una terapia ansiolitica per un determinato intervallo di tempo. Programma le visite regolarmente. Infine l’aiuto di uno psicologo anche in questo caso potrà fornirti strumenti per gestire meglio gli attacchi di panico.

Fatica

Ti senti ancora esausto e costantemente assonnato anche dopo il risveglio? In tal caso, potresti provare affaticamento. La fatica e la stanchezza può colpire chiunque, in particolare gli infermieri. Come infermiere, il tuo piano di lavoro sarà frenetico e molto probabilmente ti sarai spinto troppo oltre il tuo limite.

Soprattutto i neolaureati potrebbe sentirsi sotto pressione perché si sentono come se dovessero dimostrare continuamente il loro valore a superiori e colleghi, saltando spesso i dovuti riposi e accettando qualsiasi straordinario.

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Spesso gli infermieri per affrontare la stanchezza ricorrono alla caffeina come unica soluzione, ma quando il numero di caffè sono troppi, smettono di aiutarti. L’unica cosa che ti aiuterà è riposarti a sufficienza e sviluppare una buona igiene del sonno.

Se hai raggiunto il limite, prenditi qualche giorno di ferie e sfrutta questo tempo per recuperare tutte le tue energie: fidati non hanno fatto ancora statue nei reparti agli infermieri immolati per la gloria del primario.

Anzi in questo modo, puoi ritornare presto in forma ed essere produttivo.

Mal di schiena

Uno dei problemi di salute più comune negli infermieri è il mal di schiena. Spesso questa condizione può nascere da uno o più infortuni alla schiena dovuto all’errato sollevamento dei pazienti.

Piccoli problemi alla schiena sono spesso tollerati dagli impavidi infermieri e vengono spesso passare trascurati, ma senza trattamento (ad. esempio un bravo fisioterapista) e terapia adeguati, possono causare danni spesso irreversibili.

Quindi ricorda che sei solo un essere umano con dei limiti. Non puoi fare tutto da solo, quindi chiedi assistenza ai tuoi colleghi se necessario, soprattutto quando sposti i pazienti. In questo modo eviti che peggiori.

Prenditi sempre cura di te stesso

Noi infermieri italiani, per qualche strano motivo crediamo che, per svolgere bene il nostro lavoro di cura verso gli altri, dobbiamo smettere di prenderci cura di noi stessi. Un concetto errato che dovremmo superare presto perché è ovvio che sarebbe meglio prendersi cura prima di sé per poter prendersi cura adeguatamente dei propri pazienti.

Credo che ne valga la pena!

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)

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