100 euro mensili in più per gli infermieri francesi. E qui da noi…?

Scarica PDF Stampa

“Non è solo una questione di supporto morale, ma anche di sostegno materiale da parte del governo” ha spiegato il primo ministro francese Jean Castex, annunciando che a partire dal prossimo gennaio gli infermieri francesi che prestano servizio presso le terapie intensive e le rianimazioni d’oltralpe percepiranno un bonus di 100 euro mensili.

Riconoscimento indispensabile

Secondo Castex, che ha comunicato la buona notizia durante una visita in un centro ospedaliero di Creteil (Parigi), il bonus rappresenta un “riconoscimento indispensabile” per i professionisti impegnati in prima linea a combattere il Coronavirus.

La misura, come riportano diverse agenzia di stampa, dovrebbe essere inserita nel pacchetto che sarà presentato dal ministro della Salute Olivier Veran dopo la consegna di un rapporto preparato dall’Ispettorato generale degli affari sociale (Igas).

Il primo ministro Castex ha altresì evidenziato che il piano avrà l’obiettivo di “rivedere l’interattività, la formazione, la qualifica, le condizioni di esercizio professionale in questi servizi di cure critiche”.

E dalle nostre parti…?

Qui da noi, invece, dopo le innumerevoli promesse della politica quando si stava con l’acqua alla gola a causa delle prime ondate della pandemia e si temeva il collasso del SSN, il buio quasi totale. 

E gli infermieri italiani, massacrati dalla carenza di personale (VEDI), impotenti di fronte a una contrattazione al ribasso della qualità della propria figura (VEDI) e consapevoli che poco cambierà se l’infermieristica continua a perdere di attrattività (VEDI), boccheggiano e continuano a rischiare di ammalarsi di Covid (il doppio rispetto ai medici, VEDI). 

Il carico psicologico, emotivo e fisico che sono costretti a sopportare aumenta quotidianamente, raggiungendo livelli insostenibili (VEDI). Devono accontentarsi di una bottiglia di vino come riconoscimento (VEDI) o della promessa di un’indennità di specificità (VEDI) che se mai arriverà si preannuncia come l’ennesima elemosina.

Sono costretti ad accettare dubbie lezioni di moralità da parte di chi vuole sfruttarli in nome del risparmio (VEDI). E, addirittura vengono anche insultati e vilipesi, rischiando di sbottare davvero (VEDI) e di abbandonare la professione.

Se gli infermieri italiani riuscissero finalmente ad unirsi e decidessero davvero di provare ad ottenere, protestando e paralizzando la sanità, i sacrosanti riconoscimenti cui ambiscono da tempo… Sarebbero davvero dolori.

I tempi sono maturi…?

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento