“Tante categorie sono state premiate, ma medici e infermieri no. Siamo matti?”

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“Siamo matti?” C’è da chiederselo a gran voce, secondo il direttore de Il Riformista Piero Sansonetti. Perché ok la meravigliosa coreografia della Curva Sud del Milan per onorare medici e infermieri (VEDI), ok i francobolli (VEDI), le monete (VEDI), i murales (VEDI), le manifestazioni d’affetto, le premiazioni e le tantissime pacche sulla spalla, ma… I fatti ci dicono che, al di là delle tante promesse e di irritantissimi occhi acquosi apparsi qua e là nel cuore della pandemia, i veri riconoscimenti per gli operatori sanitari non sono ancora arrivati.

Nessun riconoscimento vero

E non può bastare la proroga di qualche contrattuccio precario a farci abbracciare di gioia, purtroppo. Siamo stati chiamati ‘eroi’ (VEDI), ma ad oggi non sono ancora arrivati aumenti di stipendio, vi sono oceani di ferie arretrate, turni infernali per gli operatori e organici che definire carenti è un eufemismo.

Tra aggressioni e turni massacranti

C’è addirittura chi si è anche ‘immolato’ per la campagna vaccinale, facendo centinaia di ore di straordinario, ma che non è ancora stato mai pagato (VEDI). E a fare da corollario sono ritornate le immancabili aggressioni al personale (VEDI), problema che ancora sembra assai lontano dall’essere eradicato.

Altri sono stati premiati

Eppure… Ancora niente. E anche Sansonetti non ci sta: “Bellissima la coreografia dello stadio e l’iniziativa dei tifosi per celebrare l’impegno di medici e infermieri durante i periodi più duri dell’emergenza sanitaria. Si rendono conto che tutti abbiamo combattuto contro il Covid. I medici e gli infermieri hanno sofferto per noi, si sono ammalati per noi, sono gruppi di eroi e come fai a non riconoscerli. Ci sono state tante categorie che sono state premiate e loro no. Ma siamo matti?

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Alessio Biondino

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