3 cose da valutare prima di abbandonare il lavoro di infermiere

Dario Tobruk 05/05/23
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Secondo diversi studi, una percentuale consistente di professionisti pensa di abbandonare il lavoro di infermiere entro un anno. Tuttavia, prima di prendere una decisione così importante, sei sicuro di aver considerato tutte le opzioni per rinnovare la tua carriera infermieristica e non arrivare all’esasperazione?

In questo articolo, valuteremo un processo di analisi della situazione in tre fasi. Solo dopo aver completato questo processo, scopriremo se sarà utile cambiare lavoro o se c’è la possibilità di continuare a fare l’infermiere in un modo diverso ma altrettanto soddisfacente.

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Valuta la situazione in cui ti trovi

La vita e la professione di un infermiere dovrebbero essere, almeno sulla carta, molto gratificanti e stimolanti, ma come sempre più spesso in Italia, fare l’infermiere risulta, nei migliori dei casi, noioso e insoddisfacente anche con tutte le buone intenzioni per mantenere il lavoro entusiasmante.

Certo è, che ogni lavoro ha il rischio di diventare ripetitivo e meccanico, e l’assistenza infermieristica non è immune a questo problema. La fatica dell’empatia, l’esaurimento, lo stress e la noia possono trasformare una carriera che in passato amavamo in una che sopporti a malapena, se non addirittura detesti.

Per iniziare a ravvivare il tuo lavoro, però, dovresti prima provare a fare una valutazione accurata della tua situazione attuale. Questo processo di auto-riflessione è simile al processo di nursing e può partire da alcune semplici domande, come:

  • Mi sento ancora a mio agio a vestire i panni dell’infermiere?
  • Sto svolgendo un lavoro che è in linea con i miei valori personali?
  • Sono in armonia con i valori e la cultura della mia azienda sanitaria, dei miei superiori?
  • Il mio lavoro mi permette di utilizzare al meglio le mie competenze e di crescere professionalmente?
  • Ci sono opportunità di sviluppo professionale disponibili presso il mio reparto?
  • Sono soddisfatto del percorso professionale che sto seguendo o sento il bisogno di un cambiamento?
  • Se potessi scegliere qualsiasi ruolo, sceglierei il mio attuale lavoro?

Il processo di valutazione può essere approfondito ulteriormente, ma basterà rispondere con sincerità anche solo a queste domande per aiutarti a scoprire obiettivi e desideri trascurati o ignorati. Se senti il bisogno di riflettere sull’opportunità di cambiare il lavoro da infermiere, queste risposte contengono le chiavi per il tuo futuro professionale. Nel bene e nel male.

Valuta le alternative prima di lasciare il lavoro da infermiere

Le domande che ti sarai sollevato potranno apparirti come vaghi desideri, ma se lo desideri ancora, devi sapere che anche le buone carriera da infermiere non si realizzeranno per caso.

In molti pensano che è molto più conveniente proseguire la propria carriera senza troppe ambizioni, scegliendo la strada meno impegnativa, il reparto meno impegnativo, magari l’ambulatorio. Ma quanto potrà essere interessante a lungo termine questo approccio?

Anche se non sembra, in Italia, è sempre più possibile costruirsi una carriera infermieristica e uno stile di lavoro allineati ai nostri valori (infermieri specializzati in wound care, nel posizionamento dei PICC o sonographer sono solo alcuni esempi), gli stile di vita e le esigenze della famiglia. Per questo motivo sarà fondamentale identificare i nostri obiettivi e desideri, perché lo stile di vita è essenziale per noi e sono molte le scelte professionali che contribuiscono a creare il miglior ambiente per noi e per la nostra famiglia.

Ad esempio, gli infermieri che gestiscono con successo la loro attività libero-professionale e che apprezzano la flessibilità della propria agenda non hanno ottenuto questo risultato per magia: ci sono arrivati attraverso il duro lavoro, il sudore e la creazione di qualcosa che si allinea con la loro visione di ciò che vogliono dal e per il mondo.

Prendiamo in esame un’infermiere che ha conseguito il dottorato di ricerca: probabilmente ha affrontato una serie di sfide per raggiungere questo incredibile traguardo. Eppure, è molto probabile che la sua carriera non finirà lì. Potrebbe avere ulteriori obiettivi in mente, come diventare un professore universitario, occuparsi di sanità pubblica o persino utilizzare le sue conoscenze per un’idea imprenditoriale.

ECG facile: dalle basi all’essenziale

FORMATO CARTACEO

ECG facile

Quando un infermiere entra in un nuovo contesto lavorativo, viene investito da un’onda di gigantesche proporzioni di protocolli, nozioni, dinamiche, relazioni e migliaia di cose da sapere. Fortunatamente, però, la saggezza professionale insegna che le cose hanno, alla fine, sempre la stessa dinamica: prima è tutto difficile, poi diventa normale, e prima o poi le cose si faranno semplici. È un ciclo che si ripete. Quale che sia il reparto o il servizio, prima si affronterà la montagna e prima si potrà godere della vista incantevole dei picchi a fianco delle nuvole, e scendere a valle soddisfatti del cammino, pronti per la prossima sfida. L’interpretazione dell’elettrocardiogramma è una di queste sfide. Lo scopo di questo breve manuale è guidare il sanitario, per quanto sia possibile, verso il pendio più semplice da scalare, aiutandolo passo dopo passo ad acquisire gli strumenti per non cedere mai di fronte alle avversità. A differenza dei numerosi manuali di autoapprendimento all’interpretazione dell’ECG disponibili nelle librerie e sul mercato, questo testo non è stato pensato per medici, ma è scritto e pensato per il personale sanitario come l’infermiere o, se volete, il tecnico sanitario perfusionista o di radiologia, che ogni giorno si confrontano con questo meraviglioso strumento di indagine. Il manuale tra le vostre mani ha il solo scopo di farvi sviluppare un unico superpotere: saper discriminare un tracciato normale da uno patologico, sapere quando dovrete segnalarlo al medico, e possibilmente salvare la vita del paziente. Scusate se è poco! Dario Tobruk Infermiere di area critica, ha lavorato in Cardiologia e UTIC e si è specializzato in ambito cardiologico. Da sempre persegue l’obiettivo di occuparsi di informazione, divulgazione e comunicazione medico-scientifica. In collaborazione con la casa editrice Maggioli, ha fondato dimensioneinfermiere. it, che tuttora dirige.

Dario Tobruk | Maggioli Editore 2021

Valuta se non devi cambiare qualcos’altro prima di lasciare il lavoro

Magari non odi quello che fai, ma dove lo fai! Prova a cambiare prospettiva e mentalità e riuscirai a vedere strade che prima ti erano occulte.

Reinventare la propria carriera infermieristica può assumere molte forme, ma di sicuro richiede un processo di indagine personale. Porsi domande importanti come tutte quelle finora menzionate può aiutare a stimolare il processo di esplorazione. Tuttavia, ciò che conta più di ogni altra cosa per dare una seconda possibilità al tuo lavoro da infermiere è l’azione.

Alle volte l’unica cosa che può rivitalizzare il tuo lavoro da infermiere sarà semplicemente lasciare un lavoro mortificante o tossico, o decidere di tornare all’università, di iniziare a fare l’infermiere libero-professionista, di cambiare reparto o settore di interesse.

Se la tua azienda sanitaria te lo concede potresti anche considerare un periodo di aspettativa per farti un viaggio all’estero, trovare un lavoro come infermiere nelle navi da crociera, accompagnare i ragazzi nelle vacanze-studio o magari fare un’esperienza di volontariato in un luogo significativo. Se scavate un po’ più a fondo scoprirete un mondo gigantesco di opportunità per gli infermieri oltre alle solite quattro mura fredde dell’ospedale.

È possibile cercare ispirazione e idee partecipando a conferenze, cercando online infermieri che hanno lavori alternativi e interessanti o cercando un coach di carriera. Se il tuo luogo di lavoro non ti soddisfa, puoi trasferirti in un’altra città o persino nazione senza alcun problema. Tuttavia, è importante rimanere aperti e flessibili, e considerare tutte le opzioni possibili.

Esiste un modo per trovare, anche nel lavoro da infermiere una grande soddisfazione, ma per arrivarci è importante farsi domande importanti, esplorare le possibilità e rimanere aperti alla serendipità. Mantenere una mente aperta alle possibilità ci permetterà di scoprire nuove opportunità e di trovare la giusta direzione per noi. Con un respiro profondo e un processo di indagine personale e vocazionale ispirato, sarete in grado di creare la carriera dei vostri sogni.

Io dopo quasi dieci anni di frustrazione e insoddisfazione, ho capito cosa voglio fare da grande, ed è per buona parte un viaggio che continua nel mondo infermieristico. Se ce l’ho fatta io, può farcela chiunque. cambiare lavoro

Ad maiora semper

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook Instagram)

Dario Tobruk