Crediti ECM e Formazione Continua in Medicina: cosa è e come funziona?

Dario Tobruk 03/03/21
Scarica PDF Stampa
La formazione continua in medicina è un processo di apprendimento che riguarda tutto il resto della vita professionale di un infermiere, medico o altro professionista sanitario. Tale formazione è regolata dal sistema a crediti ECM e impone al sanitario un principio di crescita personale instaurato sul lifelong learning, un processo che punta ad un continuo e stabile miglioramento nel tempo, nelle competenze e magari, anche nei ruoli.

Formazione Continua in Medicina: cosa è e come funziona?

La formazione continua dell’infermiere è la conditio sine qua non che rende il professionista sempre aggiornato sullo stato dell’arte e della scienza medica e infermieristica. A differenza della formazione di base, che ha reso il soggetto, attraverso un percorso formativo, un professionista, la formazione continua in medicina è indispensabile per poter continuare ad esercitare una professione particolare come quella in campo sanitario.

Indispensabile, inoltre, per acquisire quelle conoscenze e abilità necessarie che il professionista deve inseguire per rimanere al passo dello sviluppo medico-scientifico, tecnologico, legale, organizzativo o semplicemente etico-deontologico.

L’infermiere non potrà mai rimanere fermo alla formazione di base all’interno di un mondo, quale la medicina è, in cui ogni 10 anni (o anche meno) tutto cambia: linee guida e protocolli, farmaci e procedure, per dirne solo alcune.

Come abbiamo già dettagliatamente descritto in questo articolo, è dalla istituzione del Sistema Sanitario Nazionale nel lontano 1978 che si identifica nel bisogno dell’aggiornamento professionale lo strumento primo per perseguire il proprio mandato.

Seppure sancita per legge e proseguita con il decreto legislativo 502/92, la formazione continua in medicina è stata applicata con il Piano Sanitario Nazionale dei primi anni duemila, in seguito, decretata legalmente la definizione terminologica con il decreto legislativo n. 229/1999, la c.d. Riforma Bindi, dove con l’articolo 16-bis si definisce che:

la formazione continua comprende l’aggiornamento professionale e la formazione permanente. L’aggiornamento professionale è l’attività successiva al corso di diploma, laurea, specializzazione, formazione complementare, formazione specifica in medicina generale, diretta ad adeguare per tutto l’arco della vita professionale le conoscenze professionali. La formazione permanente comprende le attività finalizzate a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali e i comportamenti degli operatori sanitari al progresso scientifico e tecnologico con l’obiettivo di garantire efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal Servizio Sanitario Nazionale”.

“la formazione continua è sviluppata sia secondo percorsi formativi autogestiti sia, in misura prevalente, in programmi finalizzati agli obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale e del Piano Sanitario Regionale”

decreto legislativo n. 229/1999

Formazione continua in sanità: i crediti ECM

La formazione continua, così come attualmente è concepita e condivisa, risponde ad una serie di necessità del sanitario:

  1. colmare eventuali lacune formative dopo la formazione base nel luogo in cui queste lacune si evincono maggiormente, il contesto lavorativo. Da ciò, la necessità che questa formazione continua si basi su un’attenta analisi dei bisogni formativi espressi dai professionisti;
  2. aggiornare lo stato dell’arte alle nuove e continue evidenze scientifiche che costantemente cambiano la medicina e l’infermieristica.

Per rispondere a queste istanze urgenti è nato il programma di Educazione Continua in Medicina, il sistema dei crediti ECM, basato su programmazione triennale, e fornito da chiunque desideri produrne (dietro autorizzazione ministeriale e stretti paletti procedurali), ha lo scopo specifico di rispondere al bisogno di mantenere al passo con i tempi le diverse professionalità, tra cui quella dell’infermiere.

La fonte di questo articolo è un capitolo di:

L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | 2020 Maggioli Editore

34.00 €  32.30 €

Crediti ECM come funzionano?

La partecipazione al programma di crediti ECM è il rispetto insito nella relazione professionista-cittadino e garanzia di conservata professionalità. Garanzia attualmente non più demandabile in una società di utenti consapevoli dei propri diritti e della propria salute.

Il professionista infermiere è autonomo e responsabile della scelta del proprio bisogno formativo all’interno del ricco catalogo che le mille società che producono questi corsi  forniscono. Inoltre svolgono un importante ruolo di memo nel ricordare i propri doveri professionali acquisendo regolarmente crediti ECM per un totale di 150 crediti a triennio.

LEGGI L’ARTICOLO/ ECM Infermieri Triennio 2020-2022: quello che c’è da sapere sui crediti

Commissione nazionale per la formazione continua in medicina

La Commissione nazionale per la formazione continua, presieduta dal Ministro della Salute, si rinnova ogni cinque anni e definisce in questo intervallo di tempo, gli obiettivi di interesse generale su temi di volta in volta urgenti: un particolare tema sociale da integrare in medicina o l’adozione di linee guida e correlati protocolli diagnostici terapeutici assistenziali da sviluppare.

Inoltre, la commissione:

  • definisce i crediti formativi da maturare in un dato intervallo di tempo, come verranno riconosciuti e valutati;
  • decide i criteri minimi che i soggetti pubblici o privati che svolgono formazione ECM devono rispettare per poter essere accreditati a farlo.

Successivamente le regioni, nella loro autonomia:

  • pianificano, organizzano e individuano i programmi, gli obiettivi e gli interessi formativi di loro beneficio e comunicano alla commissione nazionale per la formazione continua un report dettagliato da cui verranno impostate le manovre di controllo degli obiettivi raggiunti.

Crediti ECM e professionisti sanitari

Con l’enorme possibilità di reperire offerte formative, come la formazione a distanza (FAD), è escluso ogni possibile pretesto per non rispettare questa fondamentale esigenza professionale.

Come abbiamo già detto, la partecipazione alla formazione continua in medicina, nello specifico al programma di acquisizione di congrui crediti ECM nel triennio, costituisce un obbligo per continuare a svolgere attività professionale e nel tempo diverrà inderogabile la sua adempienza: attualmente la mancata adesione al programma di formazione continua implica il rischio di ripercussioni gravi sul fronte legale, lavorativo e assicurativo.

A chiunque non sia ancora in regola con la propria formazione continua e non abbia ancora maturato tutti i crediti ECM del triennio 2020-2022 consigliamo di mettersi in pari e di leggersi l’articolo qui in fondo.

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)

Fonte:

  • L’infermiere – Manuale teorico-pratico per i concorsi e la formazione professionale – Marilena Montalti e Cristina Fabbri – Maggioli Editore – Maggio 2020 (X Edizione).

 

Leggi anche:

https://www.dimensioneinfermiere.it/ecm-infermieri-triennio-2020-2022/

Dario Tobruk

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento